I colpevoli? Cerci, Honda, Monto

Tutto era iniziato con un bel sole e un cielo limpido sopra San Siro. I raggi, a pochi minuti dal fischio d’inizio di Milan-Bologna, era puntati proprio sulla Curva Sud. Forse era la Befana, che voleva arrivare per offrire carezze e dolcetti. In realtà, è finita peggio che col proverbiale carbone. E i colpevoli, almeno secondo la tifoseria, sono ben chiari. Rispondono ai nomi di Alessio Cerci, Keisuke Honda e Riccardo Montolivo, in rigoroso ordine alfabetico.

Già alla lettura delle formazioni (titolari e panchinari) si era capito che per questi tre giocatori non tirava un buona aria. I fischi, infatti, avevano accompagnato lo speaker nella declinazione di nomi e cognomi. Poi il cambio Honda-Cerci ha certificato l’insofferenza. Quindi il gol clamorosamente sbagliato dall’ex esterno del Torino ha peggiorato le cose. Infine, la rete di Giaccherini ha completato il quadro. Insomma, un disastro che forse qualcuno ha voluto evitare di ridurre a strazio rifiutandosi di andare sotto la Sud dopo l’invito di Montolivo. Leggasi, in questo caso, Alex, Bacca e Luiz Adriano.

Non è la prima volta che San Siro “becca” il capitano rossonero, accusato ormai di non avere quella leadership necessaria per guidare un tentativo di riscossa. Sul giapponese e su Cerci pesano ancora di più le prestazioni incolori. Senza contare che oggi l’esterno, che proprio un anno fa debuttò al Meazza contro il Sassuolo, ha chiuso col pubblico milanista dopo l’errore davanti a Mirante. Lo scenario è da brividi. E non potevano mancare gli insulti nei confronti di Adriano Galliani, invitato ancora una volta a lasciare il posto. Ma la guerra contro l’amministratore delegato non è una novità di oggi. Semmai un “evergreen” che la sconfitta ha fatto riemergere in tutto il suo “splendore”.

Impostazioni privacy