Luiz Adriano come Pato

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Ha condotto con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT). Da luglio 2015 collabora col Giornale di Cantù.

Era tutto fatto tra il Milan e lo Jiangsu per la cessione di Luiz Adriano. Galliani aveva già mosso le sue pedine: El Shaarawy cavallo di ritorno da parcheggiare a Roma per poi investire i soldi derivati dalla cessione del brasiliano su El Ghazi. Un bel disegno, programmato da almeno 2 settimane dall’amministratore delegato rossonero. Ma ieri è arrivato lo stop, praticamente definitivo: l’attaccante dice no ai cinesi, a causa di alcuni problemi legati al contratto, e prende il volo di ritorno per Milano.

Un giocatore venduto da tutti, Mihajlovic compreso, ora da reintegrare in squadra. Sì, ma in che modo e con quali motivazioni? Un precedente analogo non incoraggia di certo i rossoneri. Mi riferisco alla vicenda legata ad Alexandre Pato nel 2012, venduto per una cifra intorno ai 30 milioni di euro al PSG, almeno finché la volontà del presidente Berlusconi bloccò l’operazione e, di conseguenza, anche l’arrivo di Carlitos Tevez, vera e propria ferita aperta nel cuore del mercato Milan.

Oggi Luiz Adriano blocca El Ghazi, che forse non avrà il peso specifico dell’ex Juventus ma di certo fa fare un’altra brutta figura all’ad milanista e alla sua programmazione sul mercato. Per la serie, i brasiliani della discordia… sarà mister Bee la salvezza?

 

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