È cambiata la filosofia di gioco, vincono le ripartenze: il Milan risorge grazie al “Sinisa style”

Dalla Fiorentina alla Fiorentina: un girone dopo il Milan è migliorato. La bella vittoria dello scorso weekend a San Siro potrebbe aver segnato una nuova e importante rinascita, soprattutto ha probabilmente tolto ogni ombra di esonero sulla panchina di Mihajlovic. Tanti i cambiamenti rispetto all’inizio della stagione: da una squadra senza leader in campo e scomposta ad un gruppo da combattimento.

Non è cambiato solo il modulo, evidenzia La Gazzetta dello Sport, ma proprio la filosofia di gioco: meno berlusconiano e più “Sinisa style”. Il serbo, adesso al sicuro, ha deciso di fare coraggiosamente a modo suo: meno possesso palla e maggiore equilibrio, attenzione alla fase difensiva e ripartenze. Il presidente non sarà magari soddisfatto, ma così i risultati stanno arrivando. Una formazione corta, compatta e disegnata con un 4-4-2 che per esempio esalta Montolivo, Bertolacci e Bonaventura, adesso nelle loro posizioni ideali. La scelta dei singoli, poi, ha fatto la differenza: giusto consegnare le chiavi della porta rossonera a Donnarumma (spedendo in panchina il grande Diego Lopez), 16 anni ma già veterano per spirito e qualità; essenziale aver sciolto le riserve su Bacca e averlo piazzato fisso in attacco a fare sempre gol.

Il resto è l’applicazione, senso tattico e gestione, evidentemente più razionale, delle recenti gare. Allora la sconfitta contro il Bologna bisogna considerarla come un immeritato incidente di percorso, visto che Roma e Viola, avversari che precedono il Diavolo in classifica, sono state messe seriamente in difficoltà. Mihajlovic ha lavorato sulla testa dei giocatori, convincendoli a credere di più in se stessi. Un esempio lampante? Honda, tornato a risplendere quando sembrava ormai perso.

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