Gerarchia offensiva certa. Davanti Boa-Menez-Balo solo dalla panca

In un calcio dove le gerarchie di una rosa vengono tranquillamente sovvertite da facili sensazionalismi a seguito di una singola gara, si è potuto riscontrare che, in controtendenza, il Milan, e in questo caso ne va dato il merito a Mihajlovic, stia proseguendo su una linea chiara e dritta, specialmente se si parla di attaccanti: in questo reparto la lista di chi ha la precedenza a giocare è nota a tutti e continua a non essere perturbata.

In principio era Carlos Bacca. Anzi è. Il nostro bomber colombiano appare sempre inamovibile dalla titolarità, anche quando, come a Napoli, non riesce ad avere le occasioni giuste: forse il numero sulla schiena dovrebbe cambiare, riportando in auge anche in rossonero il numero 9. A proposito di numeri 9: ma Luiz Adriano? Lui è scivolato in fondo alla lista dopo la tentata evasione cinese. Compagno di reparto di Bacca, troviamo Mbaye Niang: il francese gode della stima del tecnico ma, nonostante i gol, deve ancora far vedere molto del suo repertorio. Prima riserva è Jeremy Menez: con Udinese, Genoa e Napoli è stato fatto entrare ma non ha mostrato una condizione fisica degna per essere considerata la prima uscita dalla panchina. Così, Mario Balotelli, al momento quarto in lizza, cerca di racimolare qualche minuto per dimostrare di non essere già passato a 25 anni. Kevin-Prince Boateng conclude l’elenco: francamente sottotono rispetto al previsto per prestazioni e minutaggio: tra campionato e coppa ha giocato 195 minuti sui 630 disponibili.

Questo quadro ci da l’idea di come Sinisa Miahjlovic intenda gestire il reparto offensivo: ci sono i titolari e le riserve, e le riserve delle riserve. Poche le possibilità per gli attuali panchinari di scalzare il duo Bacca-Niang, magari anche Mihajlovic sta attendendo la gara buona di uno di loro per elevarlo a titolare sull’onda del sensazionalismo.

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