A Reggio Emilia non poteva che finire così. E ora sul mercato…

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Pensavate davvero che il Milan potesse fare tutto il girone di ritorno senza sconfitte? Prima o poi doveva/poteva capitare e non a caso è capitato in casa del Sassuolo, negli ultimi anni un esempio di organizzazione tecnica, chiarezza programmatica e investimenti azzeccati. Non a caso è capitato nella domenica in cui mancavano Abate, Montolivo e Niang che con tutti i loro limiti e tutte le critiche a loro carico almeno ci mettono sempre “le palle”. Al loro posto giocavano tre che purtroppo non sempre ce le mettono. Ma non si può certo dare la colpa a loro. La verità è che il Milan di ieri non era “tecnicamente” superiore al Sassuolo, non c’è da vergognarsi ma da essere realisti. Gente come Berardi, Sansone e Vrsalijko da noi sarebbe titolare inamovibile. Non a caso il Sassuolo ci sta attaccato in classifica e le prime volano via a distanze da doppia cifra.

Questo è il Milan attuale, bisogna rendersene conto e non stracciarsi le vesti dopo la prima sconfitta da dieci partite a questa parte. Anzi, bisogna essere grati a Mihajlovic che da questa rosa è riuscito a tirar fuori una “squadra”, oltretutto con una buona condizione fisica e una ritrovata abnegazione e concentrazione. Questo non significa che non si possa perdere in casa del Sassuolo, anzi. Per quello che penso io quella contro i neroverdi era la più difficile partita che ci restava da qui alla fine del campionato. Quindi non drammatizziamo e non torniamo a discutere Mihajlovic. Il “sogno” del terzo posto resterà un sogno e adesso è anche difficile convincere la squadra del contrario ma Sinisa dovrà essere bravo a trovare le motivazioni per continuare a lottare fino a fine stagione. Tanto più che c’è la finale di Coppa Italia alla quale sarebbe utile arrivare in forma e motivati. Una prima risposta importante ce l’avremo domenica a Verona.

C’è poi un problema strettamente tecnico: l’assenza di Niang al momento non ha sostituti. Mihajlovic ha iniziato il processo di “normalizzazione” di Balotelli. Sta cercando di farlo correre proprio come Niang, ma la strada è ancora molto lunga e chissà se Sinisa riuscirà a completare l’opera. La scelta di Balo titolare non è stata figlia della convinzione, ma del fatto che non ci fossero altre scelte. Stante la condizione ancora molto molto precaria di Menez e il forfait di Montolivo. Se ci fosse stato il capitano infatti Miha avrebbe avanzato Bertolacci a sostegno di Bacca. A proposito, sulle ultime partite del colombiano bisognerebbe approfondire. Cosiccome sull’opportunità di esaminare eventuali offerte sul mercato. Insomma la partita di Reggio Emilia non poteva che finire così. Forse anche per uno strano caso del destino che vede il Sassuolo come il capolinea di tutti gli allenatori rossoneri. Ieri Mihajlovic ha riaperto i discorsi sopiti sulla sua panchina, Inzaghi perdendo in casa aveva iniziato la sua “crisi”, per Seedorf fu contro il Sassuolo l’ultima panchina e Allegri venne esonerato proprio dopo la sconfitta al Mapei Stadium. Già Allegri, cacciato da figlia e papà come un “incapace” e invece probabilmente il miglior allenatore italiano in circolazione. Max portò al terzo posto una squadra che non era molto più forte di quella attuale, andate a rileggere quella formazione. E invece quest’anno arriveremo quinti/sesti con una finale di Coppa Italia da giocarci, ma almeno abbiamo avuto la sensazione di aver costruito qualcosina. Cerchiamo di non distruggerla.

Parentesi finale di mercato: pare che abbiamo bloccato Keita Balde della Lazio. Un’idea niente male. Chiosa sui 91 milioni di debito che hanno acceso i fari dell’Uefa sul Milan. Trattasi del passivo di bilancio noto dall’aprile 2015, cioè dall’approvazione dell’ultimo esercizio. Laddove sono conteggiati anche i quasi 40 milioni del mancato consolidamento fiscale della controllante, cioè Fininvest. E proprio Fininvest è e rimane la nostra garanzia. I 91 milioni li ha ripianati ancora una volta “papà Silvio” e tra meno di un mese rifarà la stessa cosa nel bilancio 2015. Questo, al di là del Financial Fair Play, è l’elemento che dà ai tifosi rossoneri almeno una certa stabilità. Meglio avere 91 milioni di debiti con la proprietà che con le banche… Se lo ricordino bene quelli che si innamorano del primo Mister B che passa o che auspicano un immediato addio di Berlusconi e Galliani. Bisogna essere milanisti quando si vince il derby 3-0 e quando si perde a Reggio Emilia. Troppo comodo andare allo stadio solo quando si danno 5 gol all’Alessandria…

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