Dopo Montolivo, si abbatte la tegola Kucka: a Mihajlovic i cocci di una mediana ko

Piove sempre sul bagnato. Out Montolivo da due partite, sul centrocampo del Milan si abbatte anche la tegola Kucka: l’ex Genoa, ko domenica nel riscaldamento pre Milan-Chievo, dovrà restare fuori per almeno quindici giorni a causa di una lesione al flessore della gamba sinistra. E così, con il rientro del capitano ancora da definire, Mihajlovic dovrà fare a meno dei suoi mediani titolari per due partite, se non di più, rischiando di ritrovarsi con la nefasta coppia Bertolacci-Poli anche contro la Juventus capolista.

Sì, nefasta. Non si tratta di cattiveria, ma proprio domenica a Verona si è sentita la mancanza dei suoi due pupilli, e soprattutto si è capito il perché di tante scelte del tecnico rossonero. Quella di aver rilegato Andrea Poli in panchina per così tanto tempo, ad esempio. Il centrocampista ex Inter, nonostante l’ottima chance che gli si è presentata davanti, ha perso l’occasione per far ricredere Sinisa, producendo poco e difendendo in maniera poco convincente, tanto da far preferire per i dieci minuti finali anche il desaparecido Josè Mauri. Bertolacci invece, autore questa volta di una prova poco più colorita e vivace del solito, sembra però essere perseguitato da quella nuvola divenuta celebre grazie ad un film di Fantozzi: tempo di segnare contro la Lazio e si fa male, traversa-riga contro l’Udinese e, anche questa volta, palo da pochissimi metri, raccogliendo a centro area un pallone appena calciato da Abate e rimbalzato a sua volta sulla traversa. Insomma, come si suol dire in questi casi, la fortuna e cieca, ma la iella ci vede benissimo e sceglie sempre l’ex rossoblù.

Ma al di là delle battute, la patata che ora è finita nelle mani di Mihajlovic è a dir poco bollente. Sfumato l’obiettivo Champions, senza Kucka, indispensabile rullo compressore in mezzo al campo e giocatore incredibilmente utile ed imprevedibile in fase di inserimento, ora diventa complicato inseguire anche quello relativo all’Europa League. Ancora più difficile se poi si somma all’assenza di Montolivo, il quale, oltre ad essere l’unico mediano tecnicamente dotato in rosa, addetto alla distribuzione di fosforo e alla costruzione del gioco, rappresenta un elemento fondamentale per questo Milan, capace di garantire sostanza ed equilibrio, rappresentando non per altro anche il centrocampista che ha recuperato più palloni del campionato italiano.

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