Ibra gioca a nascondino: prima puntata della solita telenovela?

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

Mettetevi comodi. La telenovela è solo all’inizio ed è ripartita esattamente ricalcando il copione degli ultimi anni. Il protagonista? Zlatan Ibrahimovic. L’attore non protagonista? Mino Raiola. Le comparse? Da Adriano Galliani a tutti gli uomini del mercato, italiano e internazionale. L’unico dato certo, rispetto alle precedenti sessioni estive, è che quest’anno lo svedese lascerà il Paris Saint Germain per mancato rinnovo del contratto. Ergo: parametro zero. Tradotto ulteriormente: ultima possibilità per aggiudicarsi un contratto da capogiro. I corteggiatori non mancano e Ibra ha cominciato a prenderli per il naso (il loro, mica il suo già abbastanza importante).

“Forse potrei smettere”, è stata l’ultima frase ad effetto pronunciata dall’attaccante in ritiro con la Svezia. Qualche giorno prima aveva strizzato l’occhiolino ai club inglesi. Poi è venuto fuori addirittura il Napoli. Sullo sfondo resta il Milan che ha più volte accarezzato l’idea di riportare Zlatan in rossonero col chiaro obiettivo di farne l’uomo-squadra in grado di trascinare il gruppo verso il ritorno nell’Europa che conta. Galliani gode di un credito con Raiola: Mario Balotelli. L’amministratore delegato è andato in soccorso dell’amico-procuratore negli ultimi giorni dello scorso agosto quando l’attaccante italiano era ai margini del Liverpool. I risultati non sono stati positivi, visto che SuperMario tornerà in Inghilterra con le pive nel sacco, ripartendo da dove era rimasto l’estate scorsa. Eppure il tentativo rossonero c’è stato e Galliani potrebbe farlo valere in una nuova ipotetica trattativa per arrivare a Ibra.

Per contro c’è da capire quanto Zlatan sia ancora in grado di fare la differenza in un Milan come quello attuale e in Serie A. Il campionato italiano si è livellato verso il basso, al pari quasi di una Ligue 1 che quest’anno si è chiusa dopo poche settimane di dominio del PSG. In un contesto minimamente più competitivo un giocatore di quasi trentacinque anni può lasciare il segno? Difficile da dire, ma i colpi sicuramente non mancano a un tipo come lo svedese. Lo scoglio sarà l’ingaggio visto che qualche folle offerta arriverà comunque. E competere con certe cifre non è oggi alla portata del Milan. I tifosi ci sperano. Galliani avrebbe in mano la carta giusta per riconquistarli.

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