Otto partite per alzare il muro e subire meno prima della Coppa

In attesa della finale di Coppa Italia il Milan dovrà giocare le ultime otto gare della Serie A. Il campionato dei rossoneri ha sempre meno significato, da quando ha abbandonato il sogno di tornare in Champions League il Diavolo è rimasto inchiodato al sesto posto, una posizione da difendere e magari cercare di migliorare, inseguendo il quinto o il quarto.

Poca roba rispetto all’entusiasmo iniziale che aleggiava a Milanello: il ritorno nei primi tre posti era forse utopistico ma per i primi mesi del 2016 l’impresa sembrava meno impossibile, salvo crollare nelle trasferte contro Sassuolo e Chievo. Inutile guardarsi indietro e rammaricarsi, adesso bisogna soltanto onorare questo campionato in preparazione alla finale e cercare di tornare in Europa, seppur quella secondaria. Saranno delle partite fondamentali anche per i singoli giocatori, chi per rinnovare, chi per rilanciarsi, chi per confermare e migliorare quanto di buono ha fatto. E saranno soprattutto dei test importanti per migliorare la difesa, per quel che riguarda il dato dei gol subiti.

Concludere il maggior numero di partite possibili senza subire reti sarebbe il miglior viatico per la sfida alla Juve del 21 maggio prossimo. Finora la colonna dei gol subiti recita 31, un numero non soddisfacente ma neanche così drammatico (come la Roma e solo 7 in più del Napoli). La linea a quattro di Mihajlovic che ha trovato in Antonelli e Abate due terzini affidabili e in Romagnoli la rivelazione e la colonna per il futuro ha una sua struttura precisa e abbastanza collaudata. Il partner dell’ex Samp, contro l’Atalanta, dovrebbe essere nuovamente Zapata che sembra aver scalzato Alex nelle gerarchie. Il muro davanti a Gigio è pronto ad alzarsi, otto partite per oliare al meglio meccanismi e intese in attesa della partita decisiva e più difficile.

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