Un mese, ovvero sei gare, di esami e di verdetti decisivi per Brocchi, come ha chiaramente ammesso Galliani in sede di presentazione, ma anche per buona parte della rosa. Tanti i giocatori che hanno steccato nei momenti decisivi, sollevano dubbi sulla loro effettiva consistenza ad alto livello. In più è tornata in primo piano la cessione della società, con Berlusconi chiamato definitivamente a scegliere se privarsi della maggioranza o – spinto da un super finale di stagione – rimanere ancora alla guida e proseguire.
Balotelli è il primo caso da analizzare. Tornato vivo e capace di cogliere al volo le occasioni con Juve e soprattutto Samp, non dovrà smettere mai di correre e convincere perché la permanenza può essere probabile ma rimane in forte discussione. Nemmeno Bacca, il goleador della squadra, ha la certezza di restare secondo Il Corriere dello Sport. Ha messo in piedi grandi numeri ma il suo modo di giocare è particolare: se vuoi un bomber in grado di coinvolgersi da solo nel gioco, Carlos non calza proprio a pennello. Quindi l’addio non va escluso, dipende dalle offerte e a maggior ragione se in via Aldo Rossi piovessero cifre superiori ai 30 milioni di euro. A rischio pure Niang per le sue bizze fuori dal campo, il flop Bertolacci – ma i 20 milioni spesi complicano la partenza – e De Sciglio.
La verità è che l’unico rossonero al sicuro risponde al nome di Donnarumma. Per il resto, quindi Luiz Adriano, Boateng, Menez, Honda, Alex Zapata e Mexes, perennemente in bilico, dipenderà da scenari e sviluppi di mercato. Questione di settimane, di risposte in campo e preferenze.