Si avvicina il Milan made in China: fissata la possibile data e il primo regalo

Stretto nella morsa questioni societarie e delusioni sportive, Silvio Berlusconi non può più tirarsi indietro, nascondersi dalla scena ora sarebbe solo deleterio, scrive il Corriere dello Sport. Il numero uno di Via Aldo Rossi non sarebbe ancora pienamente convinto di lasciare il club ma la famiglia del patron teme la rabbia dei tifosi ed i numeri del bilancio, realmente inquietanti.

L’A.C. Milan, conti alla mano, è riverso in una grave crisi gestionale, con un passivo pari alla metà del fatturato globale, evidenziano i colleghi. Il timore che aleggia nelle stanze rossonere è che l’offerta di Evergrande Real Estate Group, pari a 700 milioni di euro, sia “l’ultimo treno” per cedere il pacchetto azionario in maniera accettabile e conveniente per tutte le parti in causa. Così non fosse, l’incubo sarebbe quello di una corsa al ribasso delle quotazioni – scrive il Corriere dello Sport – con in programma un’altra annata falcidiata da ulteriori spese senza ricavi adeguati.

 “Caro Babbo Natale, cosa vuoi che ti chieda per il prossimo anno? Vorrei Antonio Conte in panchina al posto di quel testone di Mihajlovic. Vorrei vedere i soldi di Mr. Bee sul tavolo, quelli veri. Vorrei che Galliani andasse più d’accordo con mia figlia Barbara. E vorrei vincere almeno la Coppa Italia, visto che la strada per arrivarci è la più facile che potesse capitarci. Non ti chiedo una mano per acquistare nuovi giocatori, perché non ho più voglia di spendere…”. Silvio Berlusconi

Sotto la voce tempistica dell’operazione, si registra come lunedì potrebbe scattare l’ora X per il corso cinese nella Milano rossonera: a scanso di clamorosi colpi di scena, sottolinea il quotidiano, a Roma verrà firmato l’accordo preliminare tra Berlusconi e l’advisor Galatioto, in rappresentanza della cordata asiatica. In caso di fumata bianca, aggiunge i colleghi, il gruppo finanziario potrebbe già presentarsi con un primo regalo a tutti i tifosi milanisti: Jackson Martinez, stella del Guangzhou e di proprietà dello stesso Evergrande Real Estate.

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