Bacca-Balotelli, il duo stecca. Ma Brocchi è appeso alla B&B

La coppia che (non) scoppia. Il disastro milanista è pieno di sfaccettature evidenti e dolorose, tra cui anche il fiasco del tandem Bacca-Balotelli, della B&B: il caposaldo offensivo dell’ultimo mese rossonero che non convince. Brocchi ha creduto molto nel redivivo Super Mario e continuato a puntare sulla stella colombiana, ma i risultati e i miglioramenti non sono arrivati. A Genova, ma soprattutto con Carpi, Verona e Frosinone, l’attacco ha stentato: Bacca e Balotelli non si trovano e nemmeno di cercano, non fanno reparto, non ragionano da coppia. Qualche buona prestazione singola (vedi il “45” contro la Juventus) o qualche gol (il Peluca domenica) non cambia la sostanza: il duo non gioca in sinergia ma di pieno istinto, senza seguire uno spartito che il tecnico, in teoria, dovrebbe avergli inculcato a più riprese.

Ma Brocchi, al momento, non sembra intenzionato a cambiare. Il finale di campionato, a Bologna e in casa con la Roma, si disputerà ancora con Bacca-Balotelli. Eppure le alternative ci potrebbero essere: Luiz Adriano è super complementare con Bacca e calciatore “vero”, con la testa, l’intelligenza e la personalità adatte più di altri per affrontare un momento complicato come quello attuale; Menez stenta, ma è tornato a timbrare il cartellino con regolarità (due gol in due partite, ndr); Niang è in recupero e proiettato al rientro in campo nella finale di Coppa Italia del 21 maggio. Anche se, in ogni caso, tutti palesano un ritardo più o meno accentuato di condizione che ne sconsiglia l’utilizzo dal 1′ di gioco: il precedente Boateng, schierato ma fisicamente impresentabile, è una lezione preziosa da cui imparare.

Brocchi (SpazioMilan)

Avanti con la B&B, dunque. Forse, a conti fatti, il male minore tra le scelte offensive. Anche e soprattutto per due punti decisamente evidenti. Il primo: il Milan non ha nulla che assomigli a un gioco, nonostante le idee e la buona volontà di Brocchi. In avanti, in mancanza di automatismi, un solista come Balotelli può mascherare l’inquietante problema di gioco. Secondo punto: Bacca è assolutamente insostituibile, l’unico campione della rosa rossonera in un mare di mediocrità e di talenti promettenti ma ancora grezzi. E il solo, se servito dignitosamente, a gonfiare la rete senza fare sconti. Insomma: passano gli allenatori, si accatastano esoneri e addii, ma il Diavolo continua imperterrito a bruciare finalizzatori e ad aggrapparsi a solisti offensivi. Berlusconi si rassegni: il gioco resta uno sconosciuto.

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