CONFERENZA STAMPA/ Brocchi: “Amareggiato dall’atteggiamento della squadra”

Queste le dichiarazioni rilasciate da Cristian Brocchi in conferenza stampa a San Siro dopo Milan-Roma finita 1 a 3.

-Su Abbiati e le sue parole: “È una considerazione che ha fatto Christian che conosce questo gruppo meglio di me. Posso commentare di quello fatto questa sera, con la squadra che ha reagito in maniera passiva alla superiorità della Roma, che nell’ultimo periodo ha trovato l’armonia e un bel calcio. Di fronte a una squadra superiore ci vuole la cattiveria agonistica e non è successo questa sera. Di questo sono rammaricato e amareggiato”.

-Sui giocatori: “Responsabilità adesso è la mia. Ci metto la faccia. L’allenatore sono io e ora ho capito su chi puntare e chi no”.

-Sulla sfida con la Juve: “Ho capito tanto in vista della partita contro la Juve. Ho un chiaro quadro della situazione. Vedremo dopo la finale di coppa Italia cosa succederà. Se rimarrò so già cosa fare se invece verrà fatta una scelta diversa ringrazierò il Milan della opportunità che mi è stata data.Il Milan è obbligato a dare qualcosa di più. Ogni giocatore dovrà tirare fuori qualcosa di importante. Ci sto provando, per qualcuno può essere più semplice, per qualcuno un lavoro in più da fare e qualcuno è proprio impossibile”.

-Sulla prestazione: “A volte non si pensa mai dal lato dell’allenatore e non si pensa alle scelte che uno deve fare anche in vista della coppa Italia. Ho calabria, de sciglio su cui so di poter puntare. Romagnoli non ha giocato male. Sapevamo che poteva darci più equilibrio in fase difensiva con la velocità di Salah e altri giocatori della Roma. Da questo punto di vista sappiamo che può essere una risorsa”.

-Su Adriano e Balotelli: “Luiz Adriano ha avuto dei problemi fisici. Poi quando è migliorato l’ho sempre usato e penso di avergli dato fiducia e la possibilità di giocarsi le sue carte. Oggi ho deciso di metterlo nel secondo tempo per dare una scossa alla squadra e quello che ne ha pagato è stato Mario. Non che non meritasse di uscire. Non meritava di uscire Mario come non lo meritavano altri giocatori. Io non mi aspetto di più dal singolo giocatore, ma dal gruppo. Quando il gruppo capirà che si deve scendere in campo prendendosi per mano e lottando insieme allora potremo vincere”.

-Sulla squadra: “Questa squadra può fare, ma uno deve arrivare alle partite con la testa attaccata, la consapevolezza giusta e di raggiungere un obiettivo. La squadra può farlo, io sono convinto che un numero buono di giocatori possa tirare fuori questo atteggiamento”.

-Su Elsharaawy: “L’ho vissuto come da ex. Normale che i tifosi siano amareggiati da questa situazione, hanno ragione e capisco quando applaudono in un modo piuttosto che in un altro. Se mi tolgo dai panni dell’allenatore? Non posso dire nulla. Elsha ha dimostrato che è riuscito a tornare a giocare su alti livelli dopo un periodo di difficoltà ed è da prendere ad esempio”.

-Sui gol: “Problema di comunicazione. Bisogna lavorare di squadra, la squadra si deve muovere insieme. Quando questo non accade prendi un gol bello per loro, ma di una semplicità incredibile di lettura”.

Sul lavoro della settimana: “Non si può non lavorare dal punto di vista tattico quando ti trovi davanti a una squadra come la Juve. Ma voglio chiedere a loro di lavorare giorno dopo giorno su una singola priorità ed è la Coppa Italia. La realtà è che ci sono molti ragazzi che ci tengono veramente con le parole e con i fatti. La speranza è di arrivare con un. Userò più alto di giocatori alla finale con quel veleno che serve per giocare una finale”.

Sul rientro di Niang: “È rimasto fermo per 65 giorni. Si sta allenando con la squadra. Sicura,ente non ha il passo è e le condizioni per giocare 90 minuti di partita. La speranza è di poterlo avere anche part time”.

 

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