Paradosso azzurro: in Nazionale più i flop dei top Milan

A poche settimane dall’inizio di Euro 2016 Antonio Conte ha richiamato nel suo famigerato stage i giocatori tra i quali sceglierà i 23 convocati da portare in Francia. E così, come accade ogni due anni, anche in casa non sono mancate le sorprese: discorso a parte per Jack Bonaventura, uno che indubbiamente non poteva rimanere a casa la prossima estate, tra i 30 scelti dal CT azzurro compaiono paradossalmente Montolivo e De Sciglio, out invece Donnarumma, Romagnoli e Antonelli.

Scelta paradossale appunto perché stiamo parlando dei due più importanti flop della stagione rossonera, probabilmente, insieme a Mario Balotelli, i giocatori più fischiati dai tifosi milanisti. Il capitano, l’uomo in più di un centrocampo assolutamente privo di idee e geometrie, in questa stagione più che un faro è apparso come una lampadina consumata, che emanava luce fioca. Spesso molle ed impreciso, l’ex viola rientra da sempre però nelle preferenze dei tecnici della Nazionale (vedere Prandelli, per esempio) e, complice i guai fisici di Marchisio e Verratti, anche in questa occasione riuscirà a guadagnarsi un posticino per salire sul volo diretto agli Europei. Discorso simile per Mattia De Sciglio, colui che quattro anni fa fu azzardatamente definito l’erede di Maldini, che dopo una stagione a livelli strepitosi negli ultimi due anni sembra essersi un po’ perso. Il terzino però è da sempre un pupillo di Conte e la sua convocazione non è mai stata messa in discussione.

Spiace però per i tre esclusi di lusso. Come si può comprendere l’esclusione di Gigio Donnarumma che, nonostante una stagione a livelli elevatissimi, rimane in ogni caso un diciassettenne ancora privo di esperienza internazionale, appare invece completamente scriteriata la decisione di escludere dai 23 azzurri Alessio Romagnoli, il quale ha dimostrato nelle ultime due stagioni di essere un giocatore, seppur giovane, capace di sopportare le pressioni di un palcoscenico importante come quello di San Siro, ma soprattutto di assumersi le responsabilità di un leader al centro di una difesa come quella del Milan: in mezzo a giocatori del calibro di Alex, Mexes e Zapata infatti, l’ex Samp è stato l’unico titolare inamovibile intorno al quale si alternavano tutti gli altri. Stesso discorso si può fare per Antonelli, unico laterale difensivo dalle prestazioni costanti, capace di ottimi inserimenti che gli hanno permesso, oltretutto, di realizzare anche gol determinanti.

 

 

Impostazioni privacy