La cordata cinese vuole subito lo stadio di proprietà. Ecco Gancikoff

Il consorzio cinese, dopo aver ottenuto il contratto d’esclusiva con Fininvest per la compravendita delle quote di A.C. Milan, lavora senza sosta ad una strategia che permetta il rilancio economico prima e quindi sportivo della società.

L’edizione odierna de La Repubblica svela alcuni dettagli sui componenti del consorzio e sulle dinamiche di sviluppo che la nuova proprietà vorrebbe attuare: la mente dell’operazione sarebbe Nicholas Gancikoff, italo-inglese capo della Sports Investment Group. Il punto forte di questo programma è la realizzazione di un nuovo stadio di proprietà, è questo uno dei principali strumenti, secondo i cinesi, che garantirebbe una fonte di ricavi tale da poter colmare il gap con  la Juventus, che già gode di questo tipo di introiti. Con il successo della trattativa anche Gancikoff avrebbe un ruolo di primo piano all’interno della società.

BerlusconiLe parti si rincontreranno il 28 maggio, ufficialmente per una verifica: non è detto che questo incontro rimarrà di semplice routine; Silvio Berlusconi potrebbe, in quella data, dare anche una risposta definitiva circa il passaggio di consegne ai cinesi. Che sia affermativa o negativa solo il tempo lo dirà.

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