SM RELIVE/ Gattuso: “Milan, colpe di giocatori e società. Manca senso di appartenza. Berlusconi e Galliani i primi che soffrono”

Presso la Lega Serie A, nell’evento organizzato per la finale della Coppa Italia, Rino Gattuso è intervenuto in conferenza rilasciando queste parole.

13.15 – Termina la conferenza stampa.

– Su Totti: “Da amico direi di rinnovare così si porta a casa altri soldi… Ha dimostrato ancora di essere forte, è più di una bandiera, ha giocato per tanti anni. Però poi le valutazioni le fanno Spalletti e Pallotta, da amico sarei contento se firmasse il rinnovo“.

– Ancora: “Il fatto che vogliamo andare a copiare Guardiola è sbagliato: bisognava puntare dove eravamo forti, sui portieri e sui difensori, perchè accantonare dove eravamo bravi? Abbiamo 4 stelle sulla maglia della Nazionale, allora vuol dire che prima eravamo bravi per tantissimi anni“.

– Milanesi, sveglia: “Vincere aiuta a vincere, portare una coppa a casa è sempre importante. I primi preoccupati sono il dottor Galliani e il presidente Berlusconi, sono i primi che soffrono di questo momento. Di sicuro non sono contentissimi. Se le due milanesi torneranno ad essere competitivi il calcio italiano tornerà a fare la differenza in Europa“.

– Colpevoli: “La resposabilità è di chi va in campo, è normale che pure la società ha le sue colpe perchè è la società che sceglie i giocatori. Sento dire che non sono giocatori da Milan, i ragazzi hanno una loro storia e una loro carriera, però manca gente con senso di appartenenza“.

Sul Milan: “30 anni di Berlusconi sono stati indimenticabili, ho fatto 14 anni con loro, sono stato benissimo in questa società, era una macchina perfetta il Milan. Ci può stare che in questo momento il club stia facecndo fatica ma non dimenticherei i 25 anni di successi della società. E’ un momento in cui bisogna ritrovare identrità, la società ha responsabilità ma anche i giocatori che oggi la rappresentano hanno le loro responsabilità“.

– I giovani si oggi: “Oggi i nostri ragazzi giocano dalle 9 alle 10 ore a settimana, noi giocavamo in una sola giornata dieci ore. Per far uscire il talento dieci ore sono poche durante la settimana, ma è vero che oggi le mamme si preoccupano di più rispetto ad un tempo. Oggi i ragazzi sono bravi a playstation e mandare sms, noi invece ad arrampicarci sugli alberi. Ai nostri tempi il divertimento era pre strada“.

– Sul Mondiale 2006: “Alleno una squadra e non penso più alla Coppa del mondo di dieci anni fa, però sicuramente quando rivedi le immagini ci ripensi e ti emozioni. Abbiamo una chat con tutti i giocatori del 2006: ho un ottimo rapporto con quel gruppo, ogni volta che ti rivedi si parla sempre di cosse bellissime“.

Gattuso– Sul ruolo di allenatore: “Per fare questo mestiere non basta essere stato un grande giocatore. Devi avere una conocenza e i ragazzi oggi sono preparati. Non basta essere stati buoni giocatori, da parte mia è molto più facile giocare a calcio che fare l’allenatore“.

– Sulla Coppa Italia: “Sono orgoglioso di questa Coppa perchè in 30 anni di era Berlusconi l’abbiamo vinta solo nel nostro gruppo nel 2003. Quando indossavo la maglia del Milan è stato fantastico, sono sempre stato tifoso, mi sentivo questa maglia addosso. Questo lavoro l’avrei fatto anche per un decimo di quello che ho guadagnato“.

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