La solitudine di essere Bacca nel mondo di Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic. Ovunque. Su ogni giornale, in ogni copertina, in ogni rivista, in ogni sito, in ogni forum, in ogni social network, in ogni canale, in ogni programma televisivo. Il peso di una carriera unica al mondo schiaccia tutto il resto, diventando quasi un must per qualsiasi redazione tratti di sport. Al giorno d’oggi, se non parli di Zlatan non sei nessuno. Ma partendo dal presupposto che l’operazione Ibra ha difficoltà simili di scalare il monte Nanga Parbat, la cima maledetta, nell’ambiente milanese aleggia la sensazione che il tifo si sia disinnamorato, per la solita cotta estiva, di Carlos Bacca.

ZLATAN IBRAHIMOVIC - 21,5 milioni

Per meglio sviluppare la tesi, immaginiamo un mondo in cui Ibrahimovic venga ufficializzato dal Milan. Creato questo universo sportivo parallelo, vicino o lontano dalla realtà che sia saranno le vicende societarie a definirlo, muoviamoci all’interno di esso; il vento che soffia porterebbe il colombiano a dire: “Arrivederci e grazie“, migrando verso nuovi lidi. Sarebbe sublime immaginarli in coppia spaventare tutte le difese che affrontino, ma per svariati motivi difficilmente condivideranno lo stesso reparto, nello stesso spogliatoio, nella stessa squadra. L’arrivo del fuoriclasse di Malmö è strettamente legato ai cambiamenti cinesi ai piani alti di Via Aldo Rossi, posta questa premessa, la nuova dirigenza non avrebbe problemi a trattenere Bacca di fronte ad offerte milionarie.

Quindi il problema non sarebbe economico, tutt’altro. Ciò che è mancato nelle ultime settimane, nel mondo del Diavolo, è la riconoscenza. Può avere limiti tecnici e difetti dal punto di vista tattico, un carattere complicato, ma nessuno può cancellare il numero impressionante di reti segnate da Bacca senza una squadra capace di supportarlo all’altezza. Il bomber cafeteros, grazie alla spedizione Copa America, avrà modo di disintossicarsi dai veleni del nostro campionato e dalle spire del mercato. Dopo aver rinunciato al Siviglia campione d’Europa League in carica e alla Champions League, nessuno sarebbe felice nel vedersi ogni giorno scavalcato, su tutti i mezzi d’informazione e non, da un fattore esterno, sopratutto ingombrante come Ibrahimovic. Lasciamo l’ipotesi nella quale ci siamo mossi fino ad ora e torniamo alla realtà: Bacca ha concluso la stagione con 20 marcature (arrivando a 151 realizzazioni in carriera in 302 partite di club) in una compagine povera di idee, gioco, sviluppo, manovra e fantasia; e Zlatan è ancora lontano, senza conoscere il proprio destino.

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