Panchina Milan: nell’incertezza cresce Pellegrini. Occhio anche a Montella

Dopo Di Francesco, che ha da poco rinnovato con il Sassuolo, ieri il Milan ha perso uno dei più seri e credibili candidati alla panchina rossonera. Lippi sembrava già vicino lo scorso gennaio come successore di Mihajlovic, rimanendo poi la prima ipotesi di Berlusconi e Galliani per il carisma e l’esperienza necessari a riavviare un ciclo rossonero: come allenatore o come direttore tecnico, adatto anche in caso di nuova proprietà cinese.

Invece niente. Si apre così la settimana che può essere decisiva per le sorti della società, sia che il presidente venda o rimanga. Brocchi, sottolinea La Gazzetta dello Sport, una chance di restare ce l’avrebbe ma è appesa alla permanenza di Silvio al comando e alla vittoria della Coppa Italia. Quindi sarà molto molto difficile. Da tempo la dirigenza di via Aldo Rossi si sta interrogando sulla guida tecnica da scegliere nella prossima stagione, insieme a importanti considerazioni sulla rosa da mettergli a disposizione. Vero: piace il nome di Manuel Pellegrini, boss del Manchester City che ha vinto la Premier League due anni fa e al termine del 2016 sportivo verrà già ufficialmente rimpiazzato da Guardiola.

montella milan-fiorentina (spaziomilan)Del cileno interessa l’idea di calcio propositivo, per il resto non è facile indicare valide alternative: nel 2014 e nel 2015 il Diavolo andò in pressing su Montella, allora alla Fiorentina che non apprezzò queste scomode avances, che potrebbe tornare un’ipotesi però solo dopo aver convinto la Samp di Ferrero. Oppure guardando sempre a Firenze c’è Paulo Sousa, comunque complicato da raggiungere. Così l’unica certezza di oggi è chi non arriverà.

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