Progetto e futuro. Incertezze che allontanano un ds dal Milan

Il mercato entra nel vivo dopo che la stagione sportiva ci saluta con gli ultimi verdetti. Calciatori, agenti, dirigenti si teletrasportano nel mondo del calcio estivo fatto di contratti e cifre sul quale si avventano i giornalisti a caccia di notizie fresche. I dirigenti, oltre al gusto dell’evento, hanno l’onere della programmazione: costruire una rosa all’altezza del blasone.

Prendiamo il Milan. Fino a qualche anno fa le figure in società che gestivano più o meno direttamente il mercato erano due: Adriano Galliani e Ariedo Braida. Il primo concludeva ciò che il secondo riusciva ad agganciare. Poi l’addio di Braida. Ora non sarebbe arrivato il momento di riaffiancare a Galliani una figura di direttore sportivo con compiti più importanti? Con tutto il rispetto per gli anni al servizio del Milan di Rocco Maiorino, forse più adatto anche per formazione ad un ruolo più manageriale che sportivo, sembra davvero arrivato il momento di aggiungere allo schema societario un ds importante che aiuti Adriano Galliani ad acquisire le prestazioni sportive dei migliori giocatori in circolazione, un po’ come succedeva fino a una decina di anni fa.

I nomi che si posso fare sono tanti ma difficilmente qualcuno arriverà con l’incertezza delle approvazioni cinesi e di un progetto che al Milan sembra ormai mancare da troppo tempo. Il fatto è proprio questo:Galliani non si dovrebbero più vedere figure con poca influenza, quanto invece qualcuno capace di prendere le redini e di riportare in alto il blasone del Milan

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