Raiola-Galliani, giallo su Ibra. La famiglia vuole Milano, lui taglia l’ingaggio

Dopo le dichiarazioni ai colleghi svedesi, nella giornata di ieri, Milan ed Ibrahimovic sembrano riavvicinarsi in maniera concreta. Resta un sogno, sempre e pur sempre un sogno accarezzato e cullato da milioni di tifosi rossoneri, ma alcuni segnali confortanti inizia ad apparire nei radar. La Gazzetta dello Sport, in edicola stamane, rivela due elementi fondamentali della possibile trattativa: la volontà di Zlatan e l’abile lavoro del suo agente, Mino Raiola.

Lo stesso Raiola, nella giornata di ieri, si è reso protagonista di svariate attività a Milano e, svela la Rosea, potrebbe aver incontrato segretamente i rossoneri. Nonostante la fitta agenda di Adriano Galliani, non è affatto da escludere un meeting con il procuratore dello svedese, anzi. In fondo il Diavolo ci crede, perché è ben consapevole che molto, non tutto, ruoterà attorno alla scelta famigliare del fuoriclasse. In questo senso, dalle parti di Via Aldo Rossi potrebbero contare su di un alleato in più grazie a moglie e figli del campione, che preferirebbero di gran lunga un ritorno a Milano piuttosto che un trasferimento in Asia o Inghilterra.

Anche lo stesso Ibra sarebbe maggiormente attratto dal ritorno da re nel capoluogo lomb

Zlatan Ibrahimovic

ardo. E’ affascinato dall’immagine da “salvatore” che avrebbe per media, stampa e tifosi: situazione che potrebbe addirittura fargli dimezzare le richieste economiche, avanzando una proposta da 6 milioni a stagione, ingrassata da eventuali sponsorizzazioni ed eventi garantiti dalla possibile nuova dirigenza. Si parla di questione societaria? Risiede proprio qui un nodo cruciale della vicenda. La trattativa con il ragazzone di Malmö va di pari passo con quella con la holding cinese. Il Manchester United, negli ultimi giorni, ha compiuto passi da gigante per accaparrarsi il 34enne, fortemente voluto da Mourinho; ma i compagni di nazionale di Ibra giurano che il loro leader non sia poi così convinto all’idea Red Devils, sicuri che si tratti di un bluff. Il Milan dunque, per tentare la caccia, deve provare ad accorciare i tempi delle questioni ai piani alti: niente cinesi significa meno soldi, meno soldi significa meno possibilità (quasi nulle) di avere Ibrahimovic.

Impostazioni privacy