Berlusconi, primo sì decisivo: i cinesi hanno i soldi. Ecco i prossimi passi

Quello di ieri è stato un vertice decisivo: Berlusconi si è convinto della forza dei possibili successori. Ad Arcore, insieme ai figli e ai manager di Fininvest, più che sui nomi ha avuto rassicurazioni sulla solidità finanziaria del consorzio interessato all’acquisto della maggioranza del club. Un primo gradimento, un passo in avanti significativo, nonostante manchi ancora un contatto diretto fra le parti. Ma le verifiche sul peso economico della cordata hanno dato esito positivo.

C’è il via libera a proseguire l’operazione. I profili degli investitori cinesi rimangono misteriosi però ora si sa che a finanziare il fondo ci sono più società, pubbliche e private, di cui almeno una quotata in borsa. La voce più recente e sconosciuta parla di un coinvolgimento anche dell’Hebei Fortune, una squadra cinese protagonista nello scorso mercato di gennaio con l’acquisto di Gervinho per 18 milioni di euro: la proprietà è del fondo immobiliare Chine Fortune Land Development, specializzato nello sviluppo di zone industriali e sviluppo urbano. La condizione imposta da Silvio, spendere ogni anno tanti soldi per riportare il Diavolo alla vittoria, può essere tolta perché il gruppo orientale è serio e soprattutto molto ricco. Lo assicura La Gazzetta dello Sport. La prossima preoccupazione si lega alla spesa da compiere per rivoluzionare la squadra.

ARCORE SERAE adesso? Cavaliere e holding di famiglia si concentreranno su altre questioni tecniche: nuovi dettagli economici (il dossier completo sui membri della cordata e il piano finanziario), la governance (dalla presidenza onoraria al ruolo di Gancikoff, advisor al fianco di Sal Galatioto, come probabile AD) e l’allenatore del futuro).

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