Dopo aver incontrato Brocchi, Galliani è pronto a fare lo stesso con Giampaolo. Ma se quello assieme al tecnico a libro paga era un atto dovuto (c’era da fissare la data del raduno per convocare i giocatori), la scelta di voler vedere l’allenatore ex Empoli rappresenterebbe un chiaro segnale di svolta. Anche perché, secondo Tuttosport, il 48enne è profilo avallato dalla cordata cinese nel summit di ieri con Fininvest.
Un’accelerazione, comunque, sarà necessaria visto che il 7 luglio inizierà ufficialmente la nuova stagione. Nelle segrete stanze di via Aldo Rossi, forse, si sta provando a mettere fuori gioco Brocchi. O almeno questi sono i segnali: nonostante goda della massima fiducia di Berlusconi, rimane in scadenza e fino adesso di rinnovo non se n’è mai davvero parlato. Che il presidente, nonostante l’ammirazione, si sia convinto di dare una sterzata nella guida tecnica? Difficile ma possibile, considerando che Giampaolo è da tempo consigliato da Sacchi (che da coordinatore delle Nazionali lo voleva per l’Under-21). A parte l’ex Primavera, va detto che ha la pista libera: Emery prima e Pellegrini poi non sono più obiettivi concreti.
L’abruzzese avrà a disposizione un gruppo di giocatori vogliosi di rivincita, quindi – sulla carta – predisposti a cambiare leggermente schemi senza fare storie. Si ripartirà, infatti, dal 4-3-1-2 tanto caro al presidente, ma non si farà l’errore dell’anno scorso di non acquistare un trequartista di ruolo: scontato pensare a Saponara, più economico di Vazquez (Zamparini chiede 25 milioni). In attacco, infine, attenzione all’ipotesi Immobile in caso di addio di Bacca.