Preso Lapagol, un segnale verso il Milan di Berlusconi e Brocchi?

A prima vista è il classico acquisto della squadra giovane e italiana indicata tempo fa da Berlusconi, con Brocchi in panchina, ma intanto dà comunque un messaggio importantissimo al mondo rossonero: l’immobilismo sul mercato sembra finito.

Il capocannoniere della scorsa Serie B, 30 gol (27 in campionato e 3 nei playoff) essenziali per la promozione del Pescara di Oddo, è un nuovo giocatore del Milan. Decisivo il blitz da Galliani, effettuato rapidamente e dopo aver poggiato le fondamenta nei giorni scorsi. Poi, ieri, lo scatto decisivo e il colpo piazzato ai danni del Napoli, che aveva l’accordo con la società abruzzese ma non con il giocatore (De Laurentiss si stava spazientendo), e il Genoa, spiazzato da questa mossa; lo seguivano anche Sassuolo, sotto la regia della Juve. La differenza l’ha fatta la (sorprendente) volontà del ragazzo di 26 anni. I termini dell’affare sono chiari, ricordati da La Gazzetta dello Sport: 9 milioni per il cartellino, 1 (la richiesta è 1.2) di ingaggio  per cinque anni. Per concludere l’affare, l’AD ha dovuto concordare l’operazione insieme ai cinesi: ma soprattutto ha ricevuto il via libera del presidente, operativo nonostante sia ancora ricoverato al San Raffaele.

Lapadula SM_1Lapagol è più facile accostarlo ad un Diavolo saldamente nelle mani di Berlusconi, rispetto alla vetrina internazionale immaginata dai cinesi, però ben si adatta lo stesso alle visioni di calcio di De Boer e Giampaolo. Non va dato nulla per scontato. Arriva a Milanello probabilmente perché convinto dalle maggiori possibilità di impiego, scombussolando in piani di Preziosi che prevedevano il suo approdo a Marassi e la conseguente cessione al Milan di Pavoletti.

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