L’ottovolante Berlusconi: l’attaccamento del Presidente e le dichiarazioni contrastanti

Silvio Berlusconi, quando parla di Milan, lo fa con il tipico atteggiamento del tifoso accanito: parla con il cuore e non con la testa. Forse è deformazione dell’uomo politico, scrive La Gazzetta dello Sport, ma il continuo ritrattare e smentire e ribaltare frasi che sembrano sentenze, fa perdere al presidente rossonero l’oggettività della situazione. Il Milan è la sua creatura, lo ha reso orgoglioso di fronte al mondo intero e, chi gli sta vicino può assicurarlo, l’idea di cedere la società è una fitta al cuore per lui.

L’ultimo anno del Berlusconi rossonero può essere paragonato ad un ottovolante: discese, salite, curve, come d’altronde è tipico del personaggio; in questa situazione però è difficile farsi un’idea della realtà: ne è un esempio Mr. Bee. Trattato con moltissima diffidenza all’inizio, agli occhi del presidente rossonero sembrava un personaggio in cerca di popolarità immediata, e con poco reale interesse del Milan. Con il passare del tempo invece, le cose cambiarono e il buon esito della trattativa appariva scontato. Salvo clamorosi colpi di coda del thailandese, di Bee in orbita Milan non si sentirà più parlare.

BerlusconiMihajlovic il giorno del raduno fu presentato con parole al miele, rinvigorite dopo la vittoria contro il Perugia nel primo turno di Coppa Italia. Alla fine fu scaricato con una frase che non lasciava spazio a repliche: “Mai visto giocare il Milan così male!” L’ultimo giro di ottovolante lo ha fatto parlando dei compratori cinesi: in un primo tempo Berlusconi voleva cedere ad un compratore italiano; i cinesi presero male questa dichiarazione salvo poi essere addolciti da altre parole dell’ex premier, fino a quelle di ieri, ennesimo saliscendi di questa giostra.

Impostazioni privacy