Panchina Milan: esce Emery, sale Brocchi

È un Milan paralizzato ed ingarbugliato su se stesso quello che si presenta sul mercato allenatori. In ritardo rispetto al resto del calcio continentale, ogni giorno che passa allontana tutti i possibili grandi obiettivi, paradossalmente quasi spingendoli verso altri lidi e destinazioni. E dopo settimane di nomi, di indiscrezioni, di valutazioni e di incontri, si ritorna al punto di partenza: Christian Brocchi, racconta la Gazzetta dello Sport.

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Sì perché, mentre Berlusconi prende tempo e congela ogni mossa del club, a Parigi accelerano decisi  verso l’obiettivo tanto cercato e desiderato dai rossoneri: Unai Emery. Il Paris Saint-Germain, nella persona di Nasser Al-Khelaifi, nelle ultime ore ha fortemente incrementato i contatti con il tecnico iberico, ma non solo. La formazione parigina, racconta la Rosea, pare si stia movendo concretamente per portare, al Parc des Princes, l’accoppiata che ha reso vincente il Siviglia: la mente ed il braccio, l’allenatore ed il dirigente, il già citato Emery e Monchi.

Bruciato dalla concorrenza transalpina, nonostante il permesso asiatico di bloccare il mister nativo di Hondarribia, il Milan osserva i candidati rimasti. Sfogliando la margherita delle scelte, il profilo di Pellegrini è ritenuto ancora valido ed attuabile, ma nelle ultime ore si sta rafforzando la posizione dell’ex Primavera. Più i giorni passano, maggiormente si fortifica la panchina di Cristian Brocchi: al momento risulta ancora instabile, ma nel caso in cui il patron non dovesse vendere (possibilità in ascesa dopo le recenti frenate) sarebbe già da considerare in sella per la prossima stagione. Cambio per il Diavolo: lascia il campo (o sta per farlo) Emery, rientra l’ex centrocampista milanista.

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