Ai cinesi è rimasto solo Pellegrini: ma nessun accordo

In Cile non hanno dubbi (noi sì): Pellegrini sarà il nuovo allenatore del Milan. L’ex Manchester City è sicuramente fra i primi papabili della cordata cinese, ma in questo senso da via Aldo Rossi non confermano nessuna accelerazione: finché la cessione societaria non si concluderà, impossibile prendere decisioni definitive. Emery ne è l’esempio: bloccato dai rossoneri ma ormai verso Parigi perché dopo i contatti molto concreti non si è mai passati alla fase successiva.

Per evitare lo stesso (ennesimo) pugno di mosche in mano bisognerà muoversi, fare più in fretta del recente passato. Anche perché i componenti della cordata orientale, osserva Tuttosport, non possono certo permettersi di perdere anche il secondo candidato forte e internazione per la panchina. Manuel, ingegnere 62enne, è comunque in Europa (in Spagna) e pronto a rimettersi in gioco. Quindi ascoltare l’eventuale nuovo progetto al vaglio a Milanello dopo aver raggiunto buoni risultati: quarti di finale di Champions con il Malaga, un campionato, 2 Coppe di Lega e una semifinale di Champions in Premier League. A proposito: sotto la gestione di proprietà asiatiche, sebbene arabe.

Cesare Prandelli
Cesare Prandelli

Se la pista si scalderà davvero, l’ingaggio da 6 milioni non sembra un ostacolo insormontabile, significherà che Berlusconi si sarà convinto di vendere la maggioranza. L’affare aspetta quasi solo di essere ufficializzato, ma prima di settimana prossima non ci saranno grossi passi in avanti considerate pure le condizioni di Silvio (ancora ricoverato al San Raffaele, rischia l’intervento chirurgico). Le alternative a Pellegrini, in caso di Mr. Bee-bis, sono sempre Brocchi, Giampaolo e… Prandelli?

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