Primavera, ecco le 3 rondini

Uno è uno degli attaccanti più promettenti dell’intero panorama italiano, l’altro è il difensore più prolifico di tutta Italia nella sua categoria, infine l’ultimo è un dieci d’altri tempi, capace di abbinare uno straordinario senso della posizione fra le linee avversarie a un invidiabile destro da fuori area. Insomma, stiamo parlando delle tre rondini di Primavera pronte a spiccare il volo. Ancora da decifrare il loro futuro al termine di questa stagione ma siamo sicuri che, intanto, il loro potenziale in rossonero si sia visto in tutte le sue sfaccettature. E allora eccoli qua, loro tre: i migliori talenti della Primavera del Milan ammirati nella stagione 2015-2016.cutrone

Patrick Cutrone – Attaccante, classe ’98
Gli lasci un metro e lui ti punisce. Non ce n’è. Con la maglia rossonera oppure con quella azzurra della Nazionale, la solfa è sempre la stessa: lui segna sempre. Non a caso a giochi fatti chiude la stagione come miglior marcatore della formazione rossonera: 14 gol in campionato, molto vicino al titolo di capocannoniere del girone B. Partito a rilento, tutti aspettavano Patrick Cutrone in Primavera e lui al primo anno giocato coi pari età ha dimostrato di avere le stigmate del bomber. Ne sentiremo parlare.

Ivan De Santis – Difensore, classe ’97
Basterebbero i tabellini delle partite della Primavera per descrivere la stagione del difensore rossonero. Al suo fianco ne sono passati tanti, ma non lui. Lui è il perno della formazione, a partire delle indicazioni che Brocchi gli dava sempre: “Devi far partire tu l’azione”, gli ripeteva l’ex tecnico della Primaera. E lui sapientemente ha imparato, è maturato, ha modificato il proprio stile di gioco e come ricompensa si è meritato 8 gol in campionato. Ogni angolo, ogni difesa avversaria era terrorizzata. Lui invece pensava già all’esultanza.

Giovanni Crociata – Trequartista, classe ’97
Cresciuto a Palermo e portato a Milano per le sue incredibile doti tecniche, Giovanni Crociata ci piace descriverlo a partire da un gol. Viareggio Cup, prima partita del girone: Milan-Ascoli. Nel secondo tempo è lui che decide di riscrivere le norme della fisica: rinvio errato del portiere rasoterra e lui, fermo appena davanti al centrocampo, calcia di prima verso la porta. Ne esce una traiettoria incredibile che si infila proprio sotto al sette. La capacità di coordinarsi in un secondo, l’abilità di tenere una palla bassa dopo averla colpita di prima proveniente a forte velocità da oltre quaranta metri, l’estro di provarci tanto per riuscirsi. E alla fine il gol arriva. Semplicemente, Giovanni Crociata.

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