Repubblica, vertice ieri tra Berlusconi e Fininvest: il Milan passa ai cinesi. I dettagli

La telenovela della vendita del Milan è arrivata alle battute conclusive. E come in tutte i “serial” che si rispettino si lavora solo per il gran finale: l’annuncio ufficiale che Silvio Berlusconi vuole dare ai tifosi, una volta terminata la convalescenza dopo l’operazione al cuore cui si è sottoposto al San Raffaele, già previsto per settimana prossima. Dopo 30 anni alla guida del club rossonero e cinque Coppe dei Campioni vinte, l’ex Cavaliere passa la mano a una cordata cinese, guidata da Robin Li (il numero uno del motore di ricerca Baidu) che partecipa a titolo personale e dal colosso dell’immobiliare Evergrande: i nuovi proprietari acquistano subito l’80 per cento del Milan, con una valutazione del Milan attorno ai 750 milioni (compresi 240 milioni di debiti). Per i primi tre anni Berlusconi rimane presidente, poi i cinesi avranno la possibilità di rilevare anche il restante 20 per cento.

Ormai siamo ai particolari: ieri sera c’è stato un vertice con lo stesso Berlusconi, i manager Fininvest che hanno seguito tutta la trattativa con la cordata cinese e a cui ha partecipato anche Adriano Galliani. Quest’ultimo – in accordo con i nuovi soci – sta lavorando alla campagna acquisti e alla costruzione della squadra. Come dimostra l’accordo appena sottoscritto con Vincenzo Montella, chiamato a succedere a Christian Brocchi sulla panchina dei rossoneri. Anche il destino di Galliani è legato a quello della famiglia Berlusconi: per i prossimi tre anni sarà ancora l’uomo di mercato della società e collaborerà con il nuovo amministratore delegato, già individuato nel manager e imprenditore Nicholas Gangikoff.

Gli ultimi particolari della cessione sono stati messi a punto nelle ultime settimane. Berlusconi, oltre alla possibilità di rimanere alla presidenza anche per i prossimi tre anni, aveva chiesto garanzie sugli investimento necessari per riportare il Milan tra le prime squadre d’Europa: la sua idea è quella di poter annunciare ai tifosi di aver lasciato il Milan in buone mani e di aver traghettato verso soci che saranno altrettanto “generosi” nel comprare campioni senza badare troppo al bilancio. E’ questo il motivo che ha portato i cinesi a chiedere di rilevare subito l’80 per cento delle quote, invece del 70 per cento inizialmente previsto: secondo i meccanismi del contratto, il restante 20 per cento ha una valutazione superiore, in modo che siano garantiti ulteriori investimenti per la squadra. Ora occorrerà recuperare il tempo perduto in una tratttiva complicata e che si è prolungata anche per l’operazione subita da Berlusconi e dedicarsi al mercato. Il solo acquisto di Gianluca Lapadula non sarà sufficente e riportare subito il MIlan in alto.

Fonte: (www.repubblica.it)

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