Vento dell’Est: Montella punta su Badelj, Ljajic e Pjaca

Il calcio, si sa, è fatto di cicli. Vincenti o perdenti, colmi di successi o deludenti, ma non solo per quanto riguarda il campo, il concetto può essere esteso a molti altri soggetti. Il Milan, nella settimana delle verità, potrebbe invertire gran parte del trend negativo, imbastito da 4 anni a questa parte, cambiando 3 degli elementi fondamentali per un compagine di successo: società, allenatore, filosofia di mercato.

Considerando che una punta di questo triangolo è stata già stabilita, tramite l’ufficialità del nuovo corso Montella, restano le altre due, indissolubilmente legate tra loro. Certamente consequenziali. Dal destino di una, dipende il futuro dell’altra. Ci spieghiamo meglio. Nel caso in cui il Milan dovesse brindare al nuovo corso cinese, in tempi relativamente brevi, il tecnico campano potrebbe beneficiare dei tanto chiacchierati 100 milioni, portati in dote dai proprietari asiatici, per modificare lo scenario del mercato del Diavolo. Passando da trattative dai sapori esotici sudamericani, a quelle ben più concrete e basate sullo scouting diretto dei paesi ex Jugoslavia.

milan badelj

Si può già sentire un vento diverso su Casa Milan, una corrente proveniente dall’Est. Dopo i fasti ineguagliabili del recente passato (Savicevic e Boban, giusto per fare due nomi), i rossoneri tornano a desiderare concretamente i migliori talenti slavi. Iniettando le vene del Diavolo di una linfa portata dall’Aeroplanino, a centrocampo il nome giusto potrebbe essere quello di Milan Badelj, uno dei pupilli di Montella: il croato, protagonista anche ad Euro 2016 al fianco di Modric e Rakitic, è in rottura con la Fiorentina, ma la politica Viola recita precisamente di non rinforzare le dirette concorrenti. Pista tanto difficile quanto quella per il connazionale Marko Pjaca: la dirigenza, racconta il Corriere dello Sport, è rimasta rapita dal talento cristallino del classe ’95. La trattativa con la Dinamo Zagabria non sarà facile, ma dalle parti di Via Aldo Rossi ci proveranno concretamente. Operazione alla portata, invece, quella focalizzata sul profilo di Adem Ljajic: tra il ragazzo ed il nuovo allenatore scorre stima ed apprezzamento reciproco, il prezzo rimane abbordabile (7 milioni di euro) e la Roma, club detentore del cartellino, non si opporrebbe affatto alla cessione. L’unico ostacolo rimane il Torino e l’ex di turno Sinisa Mihajlovic: i granata si sarebbero mossi con grande anticipo per l’ala offensiva, ma chissà che un inserimento meneghino, in extremis, non possa far vacillare il desiderio di Adem.

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