Altro giro, altro rinvio: si firma a fine agosto. Si fondono ottimismo e sospetti…

Per tutti coloro che amano i giochi, i rebus ed i quiz da risolvere, la cessione del Milan si sta trasformando in un must assoluto. Chi ci capisce qualcosa è bravo, chi ci prende qualche pronostico è un genio, chi indovina la data della firma vince. Anche gli ultras rossoneri, gli ultimi in ordine cronologico ad aver parlato con Berlusconi, non hanno ricevuto un giorno preciso da segnare sul calendario. Nessuno chiarimento, dunque, e nemmeno una singola delucidazione sulle tempistiche dell’operazione. Il buio più assoluto. I dubbi, come evidenzia la Gazzetta dello Sport, restano tanti, troppi, sopratutto a fronte dell’ulteriore richiesta di tempo da parte della cordata cinese. L’ennesimo rinvio.

Nicholas Gancikoff

A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. I più maliziosi nell’ambito finanziario, rivelano i colleghi, portano alla luce come, in realtà, questa rinnovata necessità di tempo cinese sia legata a questioni economiche: in poche parole, mancherebbero ancora i soldi necessari da investire nel fondo apposito che preleverebbe il club. Insomma, il sospetto  è che non ci sia proprio la cosa più importante, il denaro. Si tratta però di voci, poiché dalle parti in causa continuano a far filtrare ottimismo e tranquillità sulla vicenda. I contatti tra Galatioto, Fininvest e Gancikoff non si sono mai interrotti, ed una fonte spiega come gli asiatici necessitino di settimane per rielaborare il contratto (da modificare, era impostato sulla vendita all’80%, ora al 100%).

Spiegati i possibili motivi di tutto il trambusto, Gazzetta evidenzia come il giorno X potrebbe essere il 16 agosto, ma sembra più veritiero credere come si possa firmare tutto negli ultimi giorni del mese. Altro rinvio, altro slittamento e closing più lontano.

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