CorSport: quando lo stadio di proprietà è alla base della strategia societaria

La cordata cinese che rileverà l’80% del Milan, non sarà la prima proprietà straniera in ordine cronologico nella storia della Serie A. Il filo che lega gli investimenti stranieri riguarda la volontà di partire dallo stadio di proprietà.

A Milano, scrive il Corriere dello Sport, l’avvento delle cordate cinesi ha aperto il dialogo circa l’ammodernamento di San Siro, che recentemente ha ospitato la finale di Champions League. In principio furono gli inglesi del gruppo Enic, che gestirono il Vicenza dal 1997 al 2003, senza ottenere grandi risultati anche perchè la ristrutturazione dello stadio Menti non andò a buon fine. Anche James Pallotta, proprietario unico della Roma ha pronto il progetto del nuovo stadio della capitale, così come Joey Saputo quello del Bologna.

SAN SIROIn Lega Pro le squadre con proprietà straniere sono il Venezia del patron Tacopina, italo-americano ed ex socio di Saputo nel Bologna, che recentemente ha affidato la guida tecnica all’ex milanista Filippo Inzaghi, e il Pavia del cinese Zhu Xiadong. Fino al 2014 anche il Monza aveva una proprietà straniera, quella dell’anglo-brasiliano Emery.

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