Qualcuno ci prende in giro

Perché il mercato del Milan dovrebbe essere bloccato? Non ci si crede, non è vero. O se sì, sarebbe comunque un segnale – l’ennesimo – opposto alla cessione e molto simile alla presa in giro. Non bastava sopportare i rinvii, spesso poco motivati, che da un mese a questa parte hanno spostato la firma del maledetto preliminare, adesso si scopre, o meglio si legge che è vietato fare offerte ufficiali per qualsiasi giocatore: solo colloqui (meglio se a pranzo o cena ovviamente), strette di mano, foto (qui si va fortissimo) e pseudo-accordi. È uno scherzo, dai.

Ma non fa nemmeno ridere, semmai perdere tempo, obiettivi e pazienza. Ricordiamo che l’affare con i cinesi ha come mese di inizio lo scorso aprile, noto ormai anche ai sassi: dopo 3 mesi non resta che decidere se vendere o meno. E questo, sempre questo, è il problema. Fino ad oggi nessuno dei protagonisti aveva mai parlato chiaramente di una condizione così preoccupante in fase di campagna acquisti, anche incomprensibile in quanto non porta dei benefici. E poi sbagliata. Allora come si spiega l’operazione di Lapadula? Al Pescara 9 milioni, all’attaccante – già a Milanello – 1.2 milioni a stagione per cinque anni. Non è El Shaarawy la risposta, non sono i soldi del suo riscatto della Roma la soluzione, perché per Lapadula da via Aldo Rossi hanno dovuto lo stesso spedire una proposta nero su bianco. Pure i rinnovi, quello di Montolivo a cifre altissime, sono un segnale che non conferma l’immobilismo forzato del mercato, così incompleto e mancante del pezzo decisivo. Tutte mosse comunicate sul sito del club e già all’interno del periodo di esclusiva.

Quindi Galliani sarebbe andato a Zagabria e due volte a Ibiza per delle semplici chiacchierate, magari supplicando Pjaca e Musacchio di venire al Diavolo però rimanendo in stand-by per giorni, forse settimane. E con la Juve di mezzo, per esempio, il croato ha detto “grazie e arrivederci”. Quindi i grandi esperti inventerebbero milioni sparsi qua e là dai rossoneri, invece fermi al palo. Quindi Galliani e Gancikoff cosa concorderebbero ogni giorno se limitati e privi di garanzie? O è consentito muoversi o non è consentito muoversi, senza mezze misure. Senza prenotare niente perché non funziona così. A meno che il dilemma sorga di fronte a trattative superiori a tot. milioni, obbligando i cinesi ad un via libera definitivo che per adesso non è ancora arrivato: qui un minimo di logica esisterebbe. Il denaro arriverà da loro, ma in mancanza della firma dovrebbero circolare lo stesso normalmente se Berlusconi, come affermato fuori dal San Raffaele, ha già accettato l’offerta. Ha già accettato, quindi il portafoglio si riempirà presto e non si calcolano grossi rischi. Tanto il cash c’è sicuro e il preliminare rappresenta quasi una formalità.

galatiotoTranne in un caso, che i cinesi e la cessione siano lontani: l’unica spiegazione logica a uno scenario del genere che ci sentiamo di mettere in discussione. Come ha fatto Mr. Bee… Almeno qui il tempo permetterà di smascherare gli eventuali colpevoli. Presto. Sbaglieremo noi, ma i tifosi non vanno presi in giro.

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