Nuova luce sulla società: arrivano Sonny Wu ed il fondo GSR

Tre lettere dopo trent’anni di Berlusconi: GSR, acronimo di “Golden Sand River”, il fiume dalla sabbia dorata. GSR è un fondo speculativo cinese con sedi a Pechino, in California, Hong Kong e Singapore. Fino a ieri, in Italia, non ne parlava nessuno. Ventiquattro ore dopo, la sigla identifica i più probabili proprietari futuri del Milan. Esordisce così, la Gazzetta dello Sport, nel pezzo di approfondimento sulla questione societaria rossonera.

Casa Milan

Intorno a metà mattinata di ieri, il cataclisma nell’universo rossonero: Bloomberg, sito di riferimento per la finanza, rivela i nomi di Sonny Wu e Steven Zheng. Nel corso della giornata, giungono conferme da più parti, dal Wall Street Journal alla Gazzetta stessa, si solidificano i profili dei due. Il fondo alle loro spalle sarà la vera forza alla scalata di via Aldo Rossi. Il Milan, dovesse concludersi l’affare, passerà interamente in mani asiatiche, con la percentuale del 100%. GSR entrerebbe in totale controllo del club, logico però prevedere che questo cambio di scenario porterà a nuovi rallentamenti, per permettere l’inserimento e la revisione di ulteriori clausole. La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva.

Rimangono, però, dubbi ai quali è difficile trovare una risposta. Come l’assoluto distacco di Berlusconi dalla propria creatura, oppure l’assenza dei due protagonisti nella classifica Forbes degli uomini più ricchi della Cina. Ma è anche giusto sottolineare come l’investimento, nel calcio di oggi, sia cambiato. Il magnate che di tasca propria finanzia un club è vicino all’estinzione. La modernità ed il futuro sarà nelle mani di fondi, ed ecco dunque rivelato il reale portafoglio dei nuovi capocordata cinese: GSR garantirebbe una profondità di circa un miliardo di dollari. La Cina è ad una firma di distanza.

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