Analisi finanziaria sulla (possibile) cessione di Romagnoli: sicuri sia una plusvalenza degna?

La prima offerta è stata rispedita al mittente, senza tanti complimenti. La seconda, stando a quanto riferiscono le voci di mercato, non dovrebbe essere così facile da rifiutare senza patemi, a cuor leggero. Il Chelsea, su precisa volontà di Antonio Conte, starebbe premendo la dirigenza rossonera per strappare il giovane e talentuosissimo Alessio Romagnoli. Qualora il Diavolo dovesse accettare la seconda avanzata, a quanto ammonterebbe la reale plusvalenza per la società di Via Aldo Rossi?

Grazie ad un accurato studio di CalcioeFinanza, scopriamo come le casse meneghine non avrebbero un granché per il quale sorridere. Fare mercato con la cessione del centrale? I profili rimarrebbero comunque low cost, dato il basso introito, ma spieghiamoci meglio. Romagnoli, come evidenziato dai colleghi, è stato pagato 25 milioni di euro (con 250mila euro di commissioni) giusto dodici mesi fa, il costo storico del giocatore è dunque 25,25 milioni. Al netto dell’ammortamento del secondo semestre del 2015 (2,025 milioni) e di quello del primo semestre del 2016 (2,025 milioni), il valore di carico dell’atleta, nei conti del Diavolo, sarebbe di 20,2 milioni.

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All’analisi andrebbe inserito un altro elemento. Dagli accordi tra Roma e Milan si nota come i giallorossi, in caso di cessione milanista superiore a 25 milioni, incasserebbero il 30% dell’importo. Dunque, ipotizzando un affare sui 35 milioni, questa percentuale graverebbe non poco sull’affare concluso: si tradurrebbe in un incasso di 32 milioni, poiché 3 finirebbero nella capitale, ai quali andrebbero sottratti la somma spesa la scorsa estate, fino a creare una plusvalenza pulita di soli 11,8 milioni. Pochi, pochissimi, per motivare la cessione di una futura stella con la finalità di autofinanziare il mercato degli ultimi giorni agostani.

Dati e immagini forniti da calcioefinanza.it

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