Aspettando Sosa, è il Milan di Kucka-Monto-Bertolacci

In principio fu Zielinski, trattato e corteggiato vanamente diverse settimane prima dell’approdo al Napoli. Poi il Principito Sosa, profilo mai abbandonato che raccoglieva consensi a Casa Milan e Milanello sin da giugno: è l’argentino, a sorpresa, il colpo in entrata per la mediana. E se per Badelj è arrivato il “no” secco della Fiorentina, su Bentancur lo scenario è stato più complesso: il Pollo piaceva, ma il Boca Juniors ha rifiutato la (seppur economicamente importante) offerta milanista, con l’opzione della Juventus ad aver sicuramente giocato un ruolo decisivo. Un centrocampista di qualità era la priorità assoluta da inizio mercato, ma il Milan è stato desolatamente e preoccupantemente fermo. Nemmeno un acquisto di contorno, come avvenuto in difesa con Vangioni e davanti con Lapadula: il vuoto cosmico, prima che Galliani piazzasse in queste ore il discusso colpo Sosa. E tra tre giorni, a San Siro, sarà già tempo di Milan-Torino: si inizia a fare sul serio e Montella non potrà contare sull’ex Besiktas se non a gara in corso.

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Insomma: il Diavolo 2016-2017, nonostante tutto, ripartirà con gli stessi centrocampisti della scorsa stagione. E se Bonaventura mezzala sinistra è più di una suggestione estiva – l’Aeroplanino lo ha testato più volte in questo ruolo di fantasista arretrato alla Borja Valero, con risultati nel complesso incoraggianti – domenica Jack potrebbe tornare esterno sinistro e accantonare l’esperimento. Costringendo il tecnico a disegnare il Milan con la mediana a tre Kucka-Montolivo-Bertolacci: la linea più scontata e “telefonata”, oltre che probabilmente la più completa e assortita tra quelle ipotizzabili. Ma anche, sostanzialmente, un trio inedito. Perché nel campionato 15-16 non è stato il centrocampo rossonero titolare: i guai muscolari di Bertolacci e la scelta di Mihajlovic di puntare molto sul 4-4-2 hanno impedito ai tre di giocare insieme, di conoscersi al meglio e di sviluppare automatismi e intesa. Un elemento che, in vista dell’inizio della Serie A, non giova a favore della causa rossonera.

Dunque, che aspettarsi? Montolivo agirà da classico play basso davanti alla difesa, con compiti di prima costruzione e di protezione dei centrali in fase di non possesso, mentre Kucka e Bertolacci interpreteranno il ruolo di mezzala con caratteristiche e tendenze diverse: grinta, muscoli e inserimenti per lo slovacco, con il “91” chiamato invece ad aiutare il capitano nello sviluppo del gioco e nell’assistenza al tridente offensivo. Nel gioco di Montella, caratterizzato dal dominio del gioco e dall’occupazione della metà campo avversaria attraverso il possesso del pallone, sarà Bertolacci ad avere i ruoli più importanti e le responsabilità maggiori, ma anche Kucka sarà utile a mischiare le carte e offrire un’alternativa al palleggio: la sua fisicità e la sua solidità, in questa fase di attesa sul mercato e di transizione in campo, sono certezze per Montella. Kuco è chiamato alla conferma, mentre Montolivo-Bertolacci a riscattare stagioni deludenti. E tutti e tre, come reparto, a “nascondere” i limiti della rosa e il colpevole ritardo sul mercato. Un’impresa tutt’altro che semplice.

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