Cinesi al tira e molla. Non è che la firma slitterà ancora il 16 agosto?

A meno di un mese dall’inizio del campionato e dalla fine del mercato, il Milan vive ancora lo stallo nei progetti sportivi futuri a causa della cessione della società alla cordata cinese che proprio sembra non voler andare in porto. Gli advisors americani Gancikoff e Galatioto continuano a trattare con Fininvest e con la famiglia Berlusconi, anche se ormai qualsiasi firma sembra tardiva rispetto alla programmazione sportiva.

In più di tre mesi di trattativa abbiamo assistito a qualsiasi colpo di scena. Non da ultima l’indiscrezione di dongqiudi.com che la cordata si sia tirata indietro. Pronte le smentite trapelate dall’entourage cinese. Dunque, le negoziazioni continuano, quanto meno fino alla data del 16 agosto: giorno in cui Gancikoff dirà chiaramente le intenzioni d’acquisto. O dentro o fuori. Una storia che, però, abbiamo già sentito. Se la trattativa ha vissuto molti alti e bassi, c’è da rilevare una costante: lo slittamento della firma sul preliminare. Fine maggio, metà giugno, primi di luglio, fine luglio, metà agosto. Un continuo protrarsi di indecisioni, che anche se capibile per la difficoltà nel sistemare qualsiasi dettaglio, risulta agli occhi di tutti, e soprattutto ai tifosi, stantia.

C10-B_Sonny-Wu1Le tre parti in gioco considerano ancora aperti i giochi. Ma i veri giochi, quelli del campo, per il Milan si apriranno effettivamente con l’inizio del campionato. Un campionato che sarà prevedibilmente sotto le aspettative, che svaluterà ancor di più il Milan e che farà inevitabilmente allargare il gap tra le prime e il diavolo. E pensare che già a metà luglio si dava il Milan già per venduto, e solo qualche giorno dopo anche La Gazzetta dello Sport tirava fuori quel magnifico titolo “Wu cumpra” dando tutto per fatto. E invece, eccoci qui, ad agosto senza sapere cosa sarà del Milan dalla stagione 2016/17 in poi.

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