Difesa di nuovo scricchiolante. E il mercato non aiuta…

Sembra quasi che il Milan si illuda di stare bene, che non abbia bisogno di rinforzare certi reparti in maniera specifica e efficacie: la difesa, ad esempio, è un reparto che negli anni post Thiago Silva ha vissuto molti più bassi che alti. I ritocchi sono sempre stati poco lungimiranti e di rattoppo temporaneo, senza grandi colpi che rasserenino l’ambiente e il settore. Unico arrivo che ha esulato da questo pensiero è Alessio Romagnoli.

Appunto. Proprio il difensore centrale classe ’95 aveva fatto pensare che il Milan finalmente stesse puntando su i giovani italiani come promesso spesso; invece, nelle ultime ore l’avanzata del Chelsea sembra decisa: un’offerta ufficiale da 35 milioni circa è pervenuta in via Aldo Rossi, e nonostante il rifiuto di fondo che Fininvest e i cinesi sembrano vogliano adottare, la richiesta potrebbe andare ad aumentare ancora di qualche milione limando le incongruenze e facendo cedere il Milan. Cosa che non deve succedere. Nell’ultima stagione Romagnoli è stato uno dei pochi a salvarsi in un reparto falcidiato da infortuni prevedibili e amnesie clamorose. Sarebbe decisamente un errore cedere un possibile punto fermo di oggi e del futuro, anche perché quanto visto col Torino, due gol e qualche altra occasione di troppo concessa ai granata, fanno capire che là dietro c’è da sistemare ancora molto.

Gustavo Gomez acmilanIl mercato per la difesa, dunque, parla più in uscita che in entrata. L’arrivo di Gomez non dovrebbe placare la ricerca di altri rinforzi dato che Zapata resterà ancora out per infortunio per un bel po’ di tempo. Se in più ci aggiungiamo le pesanti richieste per Romagnoli e le non trascurabili voglie di Paletta di militare in ambienti con meno pressioni, leggere Atalanta, ci si potrebbe trovare col solo paraguayano a fare da balia a Ely e Vergara in attesa che Zapata rientri: decisamente il peggior scenario che la difesa rossonera possa augurarsi.

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