Al via una nuova stagione, fra mercato bloccato e squadra incompleta

DIMITRI BANNER 2014Dopo tanto parlare e chiacchierare, finalmente si comincia. Il Milan si affaccia alla stagione 2016/2017 con tanti dubbi e perplessità e pochissime certezze. Domani alle 18 il Torino dell’ex Sinisa Mihajlovic sarà la prima a testare tutti i pregi e i difetti del primo Milan di Vincenzo Montella. Con una rosa incompleta e poco competitiva, un mercato deludente ed un San Siro che pronti, via sarà già pronto a contestare l’operato di una società pronta a salutare, ma ancora operativa. Il dato del record negativo di abbonati è spietato, ma giusto e una contestazione già ad agosto dà l’idea di come e quanto la pazienza sia ormai finita. A questo situazione, però, fa da contraltare la speranza che questa squadra, seppur modesta ed incompleta, possa sorprendere tutti.

Il Milan al momento è questo e, inutile negarselo, non può competere per le prime tre posizioni. Sul mercato ci si aspettava qualcosa in più, come lo stesso Montella aveva chiesto al momento del suo arrivo. Servivano un difensore centrale forte ed affidabile con esperienza per affiancare Romagnoli, due centrocampisti tecnici in grado di far compiere il salto di qualità alla mediana e un esterno offensivo abile nel saltare l’uomo in velocità. Al 20 di agosto, con l’inizio della nuova stagione, il Milan non ha preso nessuno di questi giocatori. Vedremo cosa accadrà entro il 31. Sono arrivati Leonel Vangioni, Gustavo Gomez, Josè Sosa e Gianluca Lapadula. Una spesa complessiva da circa 24,5 milioni di euro, ingaggi esclusi. Soldi che probabilmente si potevano spendere meglio. Ovviamente ci auguriamo che i quattro innesti si dimostrino all’altezza, ma al Milan serviva ben altro e non si può che essere scettici.

L’unica speranza, in quella che sembra essere l’ennesima stagione di transizione. speriamo l’ultima, si può e si deve riporre nei confronti del nuovo allenatore. Vincenzo Montella dovrà essere bravo a far rendere al meglio i calciatori a disposizione. Non può fare miracoli, ma ha la competenza per riuscire nel suo intento. Domenica c’è l’esordio in campionato contro il Torino e bisogna vincere. Purtroppo la società ha fatto poco o nulla per mettere il mister nelle condizioni adatte per applicare le sue idee di calcio, visto che mancano diverse pedine. E ci auguriamo che questa sia l’ultima campagna acquisti/cessioni condotta dall’attuale dirigenza. La squadra, però, sembra ascoltarlo e potrebbe regalare sorprese.

Per il resto ormai sembra chiaro, ma non si vede ancora la fine, che il club va liberato da Galliani e da Silvio Berlusconi, che da diversi anni non sono più all’altezza del Milan e dei suoi tifosi ed hanno fatto il loro tempo. I cinesi, sui quali comunque rimangono dei dubbi, dovrebbero subentrare da novembre con delle proprie figure di fiducia. Una già scelta, Marco Fassone, e altre ancora da individuare e ufficializzare. Molti contano nel ritorno di una o più bandiere, in particolare Paolo Maldini. Un po’ di milanismo non guasta dopo anni in cui sono andati persi i valori fondanti del club. I milanisti auspicano che si apra un nuovo capitolo della storia rossonera con nuovi successi e molte soddisfazioni.

 

 

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