Musacchio sfuma, Galliani cambia piano: si punta a prestiti o parametro zero

Una doccia gelata. L’ennesima, per i rossoneri, in questa estate di dubbi, difficoltà e immobilismo. Il Milan, dopo settimane di corteggiamenti e trattative, abbandona la pista Musacchio. Impossibile sia scucire i soldi chiesti dal Villarreal per il cartellino del difensore (almeno 25 milioni di euro, ndr) sia prelevare il giocatore in prestito con diritto di riscatto (la formula non è gradita alla dirigenza del Submarino Amarillo): l’argentino, salvo clamorosi e impensabili colpi di scena, non vestirà la maglia del Milan. Romagnoli, e soprattutto Montella, dovranno attendere ancora per avere quel centrale tanto richiesto e tanto utile per puntellare la retroguardia.

Musacchio-2

E ora, che fare? Il dato fondamentale da cui partire è che il Diavolo dovrà necessariamente comprare un difensore centrale: gli addii di Alex e Mexes, sommati al brutto ko di Zapata (ne avrà per almeno 2 mesi), costringono la dirigenza a intervenire sul mercato. Servirebbe un elemento sicuro e di qualità, in grado di affiancare bene Romagnoli, ma in ogni caso è fondamentale anche “solo” rinfoltire il reparto. Sfumato Musacchio, Galliani dovrà necessariamente cambiare anche la strategia: arriverà un giocatore in prestito con diritto di riscatto o uno svincolato. Il Milan, fino a qualche cessione eccellente “contraria”, non ha nemmeno un euro da spendere per il mercato: una situazione complicata che blocca ogni movimento in entrata, costringendo Montella a lavorare con una rosa inadeguata alle sue esigenze. E Galliani a far di necessità virtù, valutando soltanto acquisti a costo zero.

Insomma: se Bacca non partirà, il Milan dovrà ancora una volta tirare la cinghia. E “accontentarsi” di un difensore low cost e low profile. Le piste più calde portano a due parametro zero eccellenti: Alvaro Arbeloa e Martin Caceres, con lo spagnolo decisamente più avanti rispetto al Pelado. L’ex Real è già in accordo con Galliani e (per ora) resta in attesa di svolte positive da Casa Milan: l’operazione, infatti, non incontra ancora il favore dei compratori di Pechino, con Gancikoff che preferirebbe proprio Caceres. In ogni caso, se non arriverà un’occasione di mercato in prestito, l’usato sicuro (ma “usurato”?) potrebbe essere la carta giocata dal Milan anche in questa estate 2016 di transizione tra l’epopea berlusconiana e la possibile nuova era cinese. L’era del Cavaliere non è ancora terminata e, ahinoi, nemmeno quella dei parametro zero.

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