Ancelotti: “Milan, con la cessione finisce un ciclo, ma spero serva a tornare in alto. Donnarumma uno dei migliori portieri in Europa”

Questa mattina, l’ex tecnico del Milan, Carlo Ancelotti, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Radio 1 ed ha ovviamente parlato della sua ex squadra: “La cessione ai cinesi è la fine di un ciclo, il ciclo del grande presidente Berlusconi. C’è la tendenza a dimenticare cosa Berlusconi ha fatto nel calcio, nel Milan in particolare, rimane un ciclo irripetibile, non solo per il Milan. C’è una nuova proprietà, speriamo e mi auguro che abbiano la conoscenza, la voglia e l’entusiasmo per riportare il Milan ad alti livelli. E per riportare il Milan ad alti livelli e l’aspetto economico è di primaria importanza“.

Ancelotti parla anche di Totti, paragonandolo ad una leggenda rossonera: “A me hanno insegnato una cosa: non devono essere gli altri a dirti di smettere, ma devi decidere tu. È stato così per Maldini, sarà così per Francesco. Sono belle scene per il calcio vedere come giocatori di questo livello siano ancora attaccati, Totti e Maldini hanno sempre giocato nella stessa squadra e hanno un attaccamento alla maglia diverso dagli altri“.

Carlo Ancelotti, Silvio Berlusconi

Ora il tecnico di Reggiolo allena il Bayern Monaco: “E’ una grande società con un’ottima organizzazione, è guidato da ex giocatori e questa è un po’ la differenza. Il Bayern è una società a conduzione familiare, dove si respira una bella aria, un bell’ambiente. È questo lo stile che utilizza questa società, le persone che lavorano qui lo fanno da tempo. C’è umiltà. È un po’ l’ambiente che si respirava al Milan“.

La conclusione è sui giovani: “Il problema dei giovani è generale. È vero che la Germania ha costruito fortune con i giovani tedeschi partendo dal 2006, ma è ancora difficile per i giovani emergere. È un problema generale ma qualcosa sta venendo fuori, anche in Italia. Non voglio parlare di Verratti perché non è più giovanissimo, ma Donnarumma per esempio è uno dei migliori portieri in Europa. Insomma, qualcosa salta fuori“.

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