Cessione, spunta altro documento sospetto. Ma sull’asse Milano-Pechino c’è serenità

Non devono essere certamente settimane facili per i tifosi del Milan, in costante preoccupazioni per le sorti della loro squadra del cuore, non tanto per ciò che avviene in campo con la squadra di Montella, quanto per ciò che avviene fuori dal rettangolo di gioco e più nello specifico sull’asse Milano-Pechino. Ieri, infatti, l’ennesimo capitolo di una storia che si tinge sempre più di mistero, di accuse da una parte ed immediate e secche smentite dall’altra.

Dopo Bloomberg mercoledì, ecco che ieri è toccato al portale cinese Caixin.com lanciare nuove accuse alla cordata cinese che sta provando ad acquistare il Milan, tirando fuori un altro presunto documento bancario falso, stavolta proveniente dalla Dongguan Bank, una dei finanziatori di Sino-Europe Sports Investment. Nella serata di ieri sono arrivate le smentite prima di Fininvest e Sino-Europe, con i rispettivi comunicati, poi di Paolo Berlusconi a Milan TV.

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Secondo quanto afferma l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, le informazioni verrebbero passate ai media da ex soci di Yonghong Li, ed in particolare dal gruppo GSR che fa capo a Galatioto e Gancikoff. Comunque al momento c’è ancora parecchio mistero sulle attività della cordata e soprattutto sull’eventuale presenza nella trattativa del Governo cinese. Siamo sicuri che nelle prossime settimane non mancheranno altri colpi di scena.

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