Gigio l’ipnotizzatore di rigori: è il simbolo della difesa che non subisce più gol. In attesa del rinnovo

È un Milan nel segno dei giovani, per lo più italiani, e soprattutto del più giovane dei suoi. Per Donnarumma è stata un’altra notte da stella: ha parato benissimo su Borja Valero, di fatto l’intervento più importante per mantenere l’equilibrio, ed è stato (doppiamente) bravo su Kalinic. Evidentemente, poi, ipnotizza i rigoristi: nel primo caso con il Torino a San Siro, negando il pareggio a Belotti e difendendo 3 punti essenziali, nel secondo si è salvato su Ilicic. Magari è la fisicità di Gigio a spaventarlo, fatto sta che lo sloveno – fin qui perfetto – sbatte sul palo.

Il baby-fenomeno non tocca la palla, ma battezza comunque l’angolo giusto e non cade nella solita e decisiva finta dell’attaccante viola. Per il resto, comunque, le mani le usa alla grande dall’inizio allo scadere. Un minorenne che non potrà votare al prossimo referendum, ma stavolta votato da Renzi, presente al Franchi e poi negli spogliatoi dei rossoneri. Un minorenne già professionista, esemplare per impegno e applicazione nel lavoro. E anche un precario particolare, perché guadagna cifre inarrivabili rispetto ai pari età. Il Diavolo vorrebbe blindarlo a vita, ma si accontenterebbe di prolungare l’accordo in scadenza nel 2018: da febbraio, quando diventerà maggiorenne, sarà in grado di firmare un quinquennale. Raiola permettendo, avvisa La Gazzetta dello Sport.

donnarumma milan-fiorentina (spaziomilan)In attesa del contratto, che magari è nella lista delle priorità dei cinesi, il Milan si accontenta del presente e gli applausi a Donnarumma si possono estendere alla difesa intera. Le gerarchie non sono ancora definite, poco ci manca: Montella ha scelto Paletta come compagno di Romagnoli e più a sorpresa ha confermato Calabria al posto di Abate. Passi in avanti decisi e incoraggianti, insomma, a partire da una porta inviolata e un portiere fenomenale.

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