Samp: bene il rombo e le due punte, retroguardia da rivedere

Questa sera, in occasione del primo anticipo della quarta giornata di campionato, il Milan farà visita alla Sampdoria di Marco Giampaolo. I blucerchiati sono una tra le squadre più in forma del momento: in questo inizio di stagione hanno raccolto sei punti in tre partite, hanno messo in difficoltà qualsiasi avversario e hanno messo in mostra rapidità, tatticismi ben definiti e qualità tecniche.

Punti di forza: il rombo di centrocampo; le due punte.
In campo con un 4-3-1-2 nel complesso equilibrato, la compagine ligure dispone di una linea mediana che assicura il giusto mix di interdizione, fisicità, aggressività, dinamismo, senso del gioco e doti balistiche. Mentre gli interni di centrocampo, Barreto e uno tra Linetty e Bruno Fernandes, sanno recuperare palloni con regolarità e garantire il filtro richiesto (il portoghese e il polacco, in ballottaggio per una maglia dal primo minuto, sono bravi anche nell’impostazione delle azioni e negli inserimenti), il regista, che dovrebbe essere Torreira, è in grado di abbinare fantasia e quantità. Il trequartista, Dennis Praet, eccelle invece negli inserimenti e nei movimenti tra le linee. Ma non finisce qui. Le due punte, Quagliarella e Muriel, si completano infatti al meglio e rappresentano un tandem offensivo a dir poco pericoloso. Mentre il primo dispone di estro, inventiva e personalità, il colombiano è un attaccante rapido, resistente ed efficace in zona gol.

Punti deboli: il pacchetto arretrato.
I principali problemi della Samp si riscontrano nelle retrovie. Gli esterni di difesa, Sala e Dodò, spingono molto, ma faticano in quella di contenimento: quando chiamati a coprire, non sempre riescono a risultare efficaci, tanto che, in svariate situazioni, vengono superati con un po’ troppa facilità e concedono spazi con regolarità. Meglio non va al centro, dove l’esperto Silvestre dovrebbe essere affiancato da un Vasco Regini forte sotto l’aspetto fisico, ma più efficace nel ruolo di difensore laterale e non sempre impeccabile dal punto di vista della mobilità nello stretto e del senso della posizione.

Giocatore chiave: Lucas Torreira.
Sebbene non disponga di un fisico da gladiatore, il centrocampista arretrato uruguagio dispone di senso del gioco e della posizione, mobilità, resistenza, tecnica di base, rapidità di pensiero e doti da playmaker. Ecco allora che, se abbastanza ben protetto dagli interni, il talento classe ’96 potrebbe dire la sua in fase di recupero palla e potrebbe esprimersi al meglio in fase di regia.

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