(Vecchia) parola d’ordine: continuità

DI RIENZO BANNER 2014Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

E’ passato quasi un anno dal filotto di tre vittorie consecutive che sembrava un miraggio per il Milan delle ultime stagioni. Il merito, nell’autunno 2015, fu di Sinisa Mihajlovic che inanellò nove punti in tre gare contro Sassuolo, Chievo e Lazio, facendo sognare e illudere per qualche settimane i tifosi rossoneri. Non si parlò mai di scudetto o di Champions facile, ma almeno si riassaporò il gusto della continuità. Quella che è sempre mancata dal Milan di Ibra e senatori in poi. Oggi anche Vincenzo Montella è chiamato a raffrontarsi col fantasma di una scia di risultati positivi, da dover centrare per essere competitivi.

Il tecnico campano ha le idee comunque chiare. Dopo la sconfitta contro l’Udinese ha fatto scalpitare Carlos Bacca con il duplice obiettivo di metterlo in campo a Genova ben “caldo” e, intanto, rodare il giovane Gianluca Lapadula, acquistato ancora con i soldi di Silvio Berlusconi e Fininvest. Investimenti a parte, che comunque meriterebbero un approfondimento dopo le ultime voci non proprio rassicuranti sulla cordata cinesi, il Milan deve crescere con rigore. E Montella ci sta provando a suo modo, offrendo un segnale preciso a tutto il gruppo: “Chi non si impegna resta fuori”. E qui stavolta nemmeno i “senatori” potranno appellarsi a qualche santo in Paradiso. Già, perché vien da chiedersi a chi potranno telefonare per lagnarsi…

Intanto domani sera arriva la Lazio. Pochi mesi fa quella partita a San Siro fu l’occasione per una passerella di Silvio Berlusconi con Stefano Parisi candidato sindaco di Milano. A settembre i ruoli sono già cambiati, col patron rossonero in fase di chiusura per vendere il Milan e l’ex manager Fastweb intento a provare a ricostruire il centrodestra. In panchina non c’è più Mihajlovic, ma siede un certo Montella che con la Lazio sente da sempre il sapore del derby, quello giocato per anni con la maglia della Roma. Che sia la volta buona per un po’ di continuità?

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