Montolivo-Montella, lingue diverse in campo. E Sosa spinge per rubargli il posto fisso

L’evoluzione, che per molti è involuzione, si evidenzia in un paio di semplici voci: con l’Udinese è stato il migliore del Milan per palloni recuperati (8) e intercettati (3). Né Paletta né Poli, il “record” appartiene a Montolivo. Chi lo considera ancora bizzarro sbaglia, perché il suo modo di giocare è cambiato da un bel pezzo. Senza poter essere smentiti, scrive La Gazzetta dello Sport, perché nelle linee a 3 di centrocampo che si sono alternate da quando occupa la posizione centrale ha avuto per lo più incursori a cui guardare le spalle.

Gli allenatori gli hanno (quasi) sempre affidato consegne parecchio prudenti e difensive, così il regista si è trasformato in paraurti. Il resto lo hanno fatto diverse prestazioni non all’altezza, appesantite da quello che per la gente rossonera rappresenta il peccato originale: la fascia di capitano. Poi ce n’è subito un secondo: il rinnovo di 3 anni, a 3 milioni netti a stagione, fresco di firma e deciso da una società che lo ritiene una delle colonne portanti non solo a livello tattico ma anche come presenza nello spogliatoio. E se Honda lo usa come punto di riferimento per rapportarsi con allenatore e compagni, agli occhio dei tifosi il Monto rimane un giocatore che proprio non va giù. Fischiato allo stadio e bersagliato sui social, adesso sta iniziando a vivere qualche inquietudine pure in campo. Non è più intoccabile e in prospettiva non gode più della garanzia del posto fisso che aveva in passato.

sosa-milan-udinese-spaziomilanA spingere da sotto c’è Sosa, sul quale Montella cova un’opzione nemmeno nascosta: piazzarlo davanti alla difesa. L’ha fatto in amichevole con il Bornemouth, quando Riccardo era in Nazionale da Ventura, però è stato un esperimento indicativo sulle volontà del tecnico. E poi l’ex Besiktas, contestato dal popolo in estate a causa dei 7.5 milioni spesi per acquistarlo, domenica – da mezzala – ha fatto una bella figura: dinamico e rapido nell’esecuzione. Fin quando è durato, certo. A volte si è perfino spostato nel mezzo, svolgendo un lavoro da regista e facendo ripartire l’azione (anche con lanci lunghi, non si vedevano da tempo…). Proiezione di quel che sarà? Non a Marassi, dove non dovrebbe cambiare nulla. Ma Montolivo è sotto esame e il Principito lo insidia…

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