Genoa: Laxalt e Simeone pericoli costanti, fase difensiva da registrare

Questa sera, al Luigi Ferraris, il Milan incontrerà un Genoa determinato a riscattare la sconfitta rimediata nel derby di sabato pomeriggio. I rossoblù sono una squadra ostica e scorbutica che, pur presentando alcuni problemi di equilibrio, è in grado di mettere in scena prestazioni caratterizzate da grinta, determinazione, corsa, ritmi alti, intensità, ripartenze e spinta sulle fasce.

Punti di forza: Laxalt; Rincon-Rigoni; Simeone.
In casa Genoa, tra le note più positiva di questo inizio di stagione, figura di certo Laxalt, esterno di centrocampo dotato di rapidità, resistenza, cambio di passo, doti da contropiedista e propensione alla fase propositiva e all’uno contro uno. Inoltre, nel cuore del terreno di gioco, Juric può contare su Rincon, centrocampista portatore di fisicità e di abilità in fase di interdizione, e su Rigoni, mediano capace di abbinare quantità, qualità, fosforo e inserimenti. Infine, attenzione a Giovanni Simeone, attaccante mobile, veloce, incline al lavoro sporco e dotato di senso del gol.

Punti deboli: la fase difensiva.
Pur disponendo di un organico nel complesso discreto, in fase di non possesso, il Grifone evidenzia qualche problema di troppo. Nella maggior parte degli incontri disputati, sebbene abbiano sempre garantito fisicità e aggressività, i genoani hanno mostrato un’eccessiva distanza tra difesa e centrocampo e hanno concesso numerosi spazi tra le linee. Il tutto perché gli esterni di centrocampo sono soliti subordinare la fase di copertura a quella di spinta e perché, in determinate circostanze, uno tra i due mediani rimane un po’ troppo alto e le ali non ripiegano a dovere. Ecco allora che, qualora quest’ultimo scenario si verificasse anche questa sera, specie sul lungo andare, il Milan potrebbe godere di varchi a propria disposizione e potrebbe mettere in seria difficoltà il reparto arretrato rossoblù.

Giocatore chiave: Luca Rigoni.
Centrocampista esperto e completo, capace di fornire filtro, recuperare palloni, vincere contrasti, assicurare inserimenti intelligenti e di avviare le azioni, il mediano classe ’84 potrebbe garantire al Genoa quell’equilibrio che, al momento, continua a mancare e potrebbe quindi costituire una pedina fondamentale per lo scacchiere tecnico-tattico di Ivan Juric.

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