Quel “bravo ragazzo” di Galliani si gode il Milan giovane e low cost. La rinascita è anche merito suo

Ci accusavano di essere troppo vecchi, ora di essere troppo giovani. Oggi siamo felici e soddisfatti“. Non può che gongolare Adriano Galliani dopo la vittoria contro il Chievo, che ha portato il Milan al secondo posto in classifica dopo ben cinque anni. L’amministratore delegato, da sempre abituato alle critiche per la gestione del mercato degli ultimi anni, può invece godersi un Milan giovane, italiano e soprattutto low cost, come da diktat del presidente Berlusconi.

Tanti giovani cresciuti nel vivaio e qualche parametro zero stanno facendo le fortune di Vincenzo Montella e questo può essere sicuramente anche un merito dell’amministratore delegato. Già perchè, come ricorda La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, fu Galliani a “sgretolare giorno dopo giorno l’infatuazione di Silvio Berlusconi per Brocchi e a convincerlo che al Milan serviva un più esperto educatore di gioco“, come lo è l’Aeroplanino.

Galliani e Montella

Quello di sabato sera sarà l’ultimo Milan-Juve da dirigente rossonero, ma Galliani potrà sedersi sugli spalti di San Siro sereno e orgoglioso di questo Milan giovane ed italiano, costato nel suo complesso la metà di Higuan. “Chi vince è un bravo ragazzo, chi perde…” è un’altra massima spesso ripetuta dall’a.d. che ha vinto cinque Champions col Milan, mentre ora è il bersaglio principale delle critiche dei tifosi del Diavolo. Magari sabato il Milan vince e Galliani torna ad essere un bravo ragazzo per tanti…

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