Jack, copione ma anche secchione. Non riposa mai e adesso è sempre decisivo

A scuola sarebbe stato un “copione”, attirandosi i malumori dei compagni, ma per fortuna sul campo è tutto diverso e dare una sbirciata ai compiti degli altri spesso aiuta a migliorarsi. Bonaventura ha osservato, immagazzinato e replicato. Sì perché la punizione vincente di ieri proveniva dal sacco di Honda, che nei giorni scorsi a Milanello aveva fregato allo stesso modo la barriera. Un magnifico esempio di contributo indiretto alla causa. E poi c’è chi dice che Honda non serve, ironizza La Gazzetta dello Sport. Ad ogni modo è il risultato che conta: gol, 3 punti e terzo posto. Abbastanza bene, no?

Jack, però, è uno studente abbastanza atipico. Copione sì, ma secchione allo stesso tempo: sa far bene qualsiasi cosa. Alcune sono già note, da quando è in rossonero ha cambiato nove posizioni in cinque sistemi di gioco diversi, ma con il passare del tempo ha ampliato il suo bagaglio tecnico: è in grado di produrre assist (strepitoso quello a Poli col Genoa), di segnare dalla distanza (Sassuolo), colpire su punizione (ricordiamo anche quella fantastica al Chelsea nella tournée americana in estate) ed essere il giocatore con il maggior numero di dribbling dell’intero campionato. E pure il milanista che tira di più: 28 volte, roba che i 3 attaccanti, insieme, non riescono a raggiungere. La rete di ieri è importante per la classifica e per la squadra, perché se i tenori offensivi steccano l’Aeroplanino sa bene di aver in mano una carta a sorpresa su cui puntare: il Jack, appunto.

14859596_10154647845277389_855796405_oE pensare che c’è stato un momento della stagione dove aveva giustamente bisogno di rifiatare. Con la Lazio doveva andare in panchina, ma il mal di schiena bloccò Sosa e lo obbligò a scendere in campo come sempre. E così è l’unico diavolo di movimento ad averle giocare tutte da titolare. Tracce di stanchezza, comunque, non se ne vedono, anzi le gambe girano alla grande e così pure la testa pensa meglio. L’esultanza del gol l’ha dedicata alle popolazioni colpite dal terremoto: sorriso amaro, pensiero d’oro alle famiglie che stanno soffrendo. Comprese quelle del suo comune di San Severino Marche.

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