Trattore sloveno e scheggia francese: Milan ai piedi degli ex genoani

Montella ci aveva visto lungo: nella conferenza stampa di presentazione, in piena estate, aveva scommesso su Niang, togliendolo dal mercato, e adesso il francese ha ripagato la fiducia segnando il terzo gol in campionato a metà ottobre. L’anno scorso, di questi tempi, era fermo a zero. A Verona un sinistro esplosivo dalla distanza, dopo i sigilli e Napoli e con la Lazio, e un’esultanza matura dedicata a Montolivo dopo il grave infortunio, mostrando la sua maglia all’intero stadio Bentegodi.

Ma la prima pagina della vittoria va a Kucka, anch’egli protagonista nel realizzare sempre con un meraviglioso mancino la rete del vantaggio. Ex genoani diventati punti di riferimento in rossonero: lo slovacco è costato solo 3.5 milioni e ieri ha messo a segno il sigillo più importante ai fini del successo. Dalle lacrime di Roma, post finale persa in Coppa Italia perché in colpa per l’errore che aveva agevolato l’azione del gol di Morata, alla capriola in volo a Verona. Differenze. O forse no perché in generale si scopre una cosa in comune fra Mihajlovic e Montella: Kuco è insostituibile. È la seconda perla milanista, sempre fuori casa (la numero uno a Roma, gennaio 2016).

Montella AcMilan_8Per un aspetto in particolare, sottolinea La Gazzetta dello Sport, il mediano può essere considerato più prezioso di Bacca: ha giocato 2 gare e 180′ su 180 in Nazionale ma in campo ci è andato senza se e senza ma, resistendo sino al 90′, a differenza di Carlos che ha partecipato alla prova soprattutto dalla panchina. Alla faccia della fatica…

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