Mirabelli-Milan, mercato già in fermento. Spunta Thiago Maio

Fassone è operativo da settimane, anche se lavora nascosto e silenzioso senza aver ancora messo piede a Casa Milan. Ha comunque preso decisioni importanti e impopolari, più o meno in egual misura, mantenendosi così in linea su quel velo di diffidenza che avvolge i cinesi. Lo scrive Tuttosport, che aggiunge: il momento della verità si avvicina inevitabilmente sempre di più, quando finalmente si scopriranno gli investitori della cordata (almeno parte di loro, però, dovrebbe restare nell’ombra).

In attesa del viaggio in Cina del prossimo ad e dg rossonero, e aspettando il closing, resta ancora in stand-by la questione della “bandiera” da inserire in società. Dopo il caos del recente passato si è cercato – con successo – di calmare le acque, evitando nuove polemiche, ma questo non significa che non stia succedendo niente: Albertini e Costacurta hanno perso quota, invece rimane forte il nome di Paolo Maldini. In che ruolo? Questo è il problema, ancora da decifrare nei dettagli. Sicuramente si inizia a muovere qualcosa di concreto sul mercato, non a livello di operazione ma di programmazione. Ieri è terminato il rapporto di Mirabelli con l’Inter, pronto ad essere ufficializzato consulente di Sino-Europe in attesa di insediarsi come nuovo ds a fine 2016. L’ormai ex nerazzurro, nelle intenzioni, sarà molto presente nella vita della squadra in quanto gli piace vivere lo spogliatoio insieme all’allenatore e alla squadra. Ovviamente, quando prenderà potere, intavolerà diverse riunioni strategiche con Montella, per pianificare già il mercato di gennaio in base ai soldi messi a disposizione dai compratori.

keitaAl Milan servirebbero un centrale difensivo e un attaccante esterno, i nomi rimangono quelli di Rodrigo Caio e Keita della Lazio. Mirabelli, poi, segue con interesse anche Thiago Maio, centrocampista classe ’97 del Santos (nel caso in estate perché extracomunitario). Non rinuncerà ai suoi canonici viaggio in giro fra l’Europa dell’est – buoni rapporti soprattutto con la Dinamo Zagabria – e il Sudamerica, dove stava anche per 3 mesi a caccia di talenti. La grande qualità, basilare per il ruolo che ricopre, è saper scovare i grandi calciatori prima che diventino famosi e costosi. Ovviamente non farà tutto da solo, ma si baserà pure sulla rete degli osservatori già presente in via Aldo Rossi.

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