Suso: “Il Milan fu la scelta giusta per la mia carriera. Non puoi dire no alla storia del Diavolo, ancora ricordo tutte le finali”

Suso parla a 360 gradi del mondo rossonero. Dai suoi primi ricordi d’infanzia fino alla scelta di abbracciare il Milan, dai momenti difficili vissuti da giovanissimo a Liverpool. Il talento iberico si racconta, queste le sue parole a Milan Tv:

Primi ricordi legati al Calcio: “A scuola, con i miei amici e compagni di classe. Ho iniziato a giocare da piccolo e fin da allora sapevo di voler fare questo. Quando la maestra ci chiedeva i sogni da adulto, ogni bambino rispondeva diversamente, dicendo architetto o cose del genere, io semplicemente calciatore. E adesso lo sono“.

La scelta di essere calciatore: “Quando avevo 13/14, il calcio iniziava a diventar complicato ma mio padre comunque mi obbligava a studiare. Ad un certo punto arrivai davanti a questa scelta: o giocare al 100% e diventare un grande, oppure studiare e rimanere calciatore a bassi livelli“.

Le difficoltà iniziali: “Sono sempre stato a casa, con la mia famiglia, e mi sono ritrovato a 16 anni in un paese diverso e con una lingua assolutamente sconosciuta. Sono andato a vivere da una famiglia inglese, gente che lavorava per il club, e i primi 3/4 mesi stavo davvero malissimo. Per tutto: orari, famiglia, lontananza, cibo. Fortunatamente era l’epoca di Rafa (Benitez) al Liverpool e lui ovviamente parlava la mia lingua, tutto fu più facile, ma i primi 3/4 mesi furono difficilissimi“.

Suso

La scelta di firmare con il Milan: “Avevo ancora 6/7 mesi di contratto con il Liverpool e dovevo firmare un nuovo contratto, ma la loro proposta non era quello che volevo. Arrivò il Milan e quando si presenta un club così grande non si possono avere dubbi. Questa è stata la scelta giusta“.

La permanenza a Milano: “Io sto bene qui, non mi manca nulla. Vorrei avere la famiglia più vicino ma spesso vengono a trovarmi. Qui ho la mia fidanzata e non mi manca nulla, lo ripeto“.

Pregi e difetti: “Io sono uno che non si accontenta mai, questo il mio pregio. Sul difetto direi che mi ossessiono molto su alcune cose e mi restano dentro tanto“.

Differenze del campionato nostrano: “Nel calcio italiano c’è il ritiro che all’estero non esiste. Magari dura tutto il tempo prima della partita e si vive tutto con i propri compagni si squadra. In Spagna inghilterra non esiste“.

Guardi il tuo sport nel tempo libero?In Tv seguo le grandi spagnole e le big di italia, ma il resto non lo guardo“.

Ricordi rossoneri: “Ho 22 anni e quando ero più piccolo il Milan era sempre in Champions e arrivava sempre molto in fondo. Non ho un vero e proprio idolo ma mi piaceva molto Zidane“.

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